Parco, più disciplina per l’orsa ‘confidente’ Gemma

28 agosto 2013 | 18:05
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Parco, più disciplina per l’orsa ‘confidente’ Gemma

Più disciplina e danni ridotti del 50% a pollai e colture, per l’orsa Gemma, la sorvegliata speciale del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, unico esemplare, tra i suoi amici plantigradi marsicani, che può essere definito “confidente”, ovvero che si avvicina agli ‘umani’ con più facilità.

Il Parco interviene così nel merito degli orsi “confidenti”, appunto, «di cui – dicono – questa estate si è parlato molto, a volte a proposito, molto spesso a sproposito, soprattutto da parte di chi – sottolineano ancora dal Parco – di orsi non ha conoscenza, esperienza o responsabilità di gestione. In effetti, di orsi che possono essere certamente definiti confidenti, nel Parco ne vive al momento soltanto uno: Gemma, che frequenta essenzialmente le Valli del Sagittario e del Giovenco». E quest’anno a Gemma, riferisce il Parco, è stata dedicata speciale attenzione da parte delle squadre del Servizio di Sorveglianza, appositamente formate e organizzate.

«L’Orsa – si spiega – è stata costantemente seguita lungo gli itinerari da una località all’altra e sono state poste in atto numerose misure di dissuasione quando si avvicinava ai centri abitati, alle stalle e alle coltivazioni nei pressi degli stessi. Non sempre è stato possibile limitarne i comportamenti e qualche scorribanda nel ‘regno degli umani’ c’è stata, suscitando però, fortunatamente, meno preoccupazione». Ma non c’è solo Gemma. «Da qualche tempo – dice il Parco – due orsi, probabilmente un maschio e una femmina, stanno assiduamente frequentando le aree circostanti i centri abitati di San Donato Val Comino, Picinisco e Valle di Rio (Frazione di Alvito) creando qualche allarme nella popolazione locale e dei danni ad allevamenti e colture, regolarmente indennizzati dal Parco. Anche in questo, caso i due plantigradi vengono seguiti e monitorati costantemente».

In questa zona, come in passato per il Sagittario e il Giovenco, «sono state organizzate diverse riunioni con amministratori, cittadini, agricoltori e allevatori, per informare correttamente della situazione e dei comportamenti da avere in caso di ‘incontro ravvicinato’ con l’orso».