Presentato il libro ‘San Pietro della Jenca’

28 agosto 2013 | 10:10
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Presentato il libro ‘San Pietro della Jenca’

di Antonella Calcagni

Le visite segrete di Giovanni Paolo II al santuario di San Pietro della Jenca, il legame profondo del papa polacco con la terra d’Abruzzo, aneddoti e testimonianze della presenza del Santo Padre sul Gran Sasso. Presentato al palazzetto dei Nobili, all’Aquila, il libro “San Pietro della Jenca. Il Santuario di papa Wojtyla sul Gran Sasso d’Italia”, scritto dalla giornalista aquilana, Monica Pelliccione ed edito dalla One Group.

Alla manifestazione, inserita nel cartellone della Perdonanza celestiniana, hanno preso parte, oltre all’autrice, il sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente, l’assessore al turismo, Lelio De Santis, il presidente dell’associazione San Pietro della Jenca, Pasquale Corriere, il presidente della One Group, Francesca Pompa e il caporedattore del quotidiano “Il Centro”, Giustino Parisse.

«Il libro tratteggia uno spaccato inedito della storia di San Pietro della Jenca – dichiara Pelliccione – e cade in un momento importante per la cristianità: quest’anno, infatti, il beato Giovanni Paolo II verrà proclamato santo».

Nel volume vengono raccontati, con dovizia di particolari, gli incontri casuali tra il Pontefice, che centinaia di volte si è recato sul Gran Sasso, e la gente del luogo. Incontri che hanno contribuito, nella loro semplicità rurale, ad alimentare, in Giovanni Paolo II, il profondo apprezzamento e il desiderio di spiritualità ed elevazione dello spirito che lo spingevano a raccogliersi, in solitaria preghiera, nella piccola chiesa in pietra della Jenca, un tempo villaggio di pastori.

«Un sentiero sterrato e ghiaioso conduce lassù, fino alla chiesetta di San Pietro della Jenca, paradiso si pace e serenità – dice Pelliccione – lo spettacolo naturale che si gode da quest’altura rimanda ad un paesaggio bucolico di altri tempi: le vette del Gran Sasso si ergono a protezione del rifugio di Papa Wojtyla. Il silenzio avvolge l’animo, invita alla preghiera, l’atmosfera tutta è intrisa di misticismo. È qui che Papa Wojtyla, lontano dall’ufficialità e dai protocolli del Vaticano, ha trovato un alveo ideale, tra le montagne che tanto amava. San Pietro della Jenca è, più che mai, testimonianza di vita e di cammino del Pontefice più amato. Quel Papa polacco che ha elargito all’Abruzzo il dono della sua presenza e che ha reso il santuario della Jenca “luogo privilegiato” di raccoglimento e fede. Quest’angolo nascosto, ai piedi del Gran Sasso, si fregia, oggi, di un’effigie senza tempo: il volto sacro del Beato Wojtyla».

Monica Pelliccione, giornalista e scrittrice aquilana, ha pubblicato altri due libri: nel 2005 “L’Aquila e il polo elettronico. Restoscena di una crisi” (edizioni Colacchi) e nel 2009 “Nel nome di Celestino. Una nuova luce per L’Aquila”, dedicato alle vittime del sisma.