Ferragosto, Poste Italiane in ferie

30 agosto 2013 | 12:14
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Ferragosto, Poste Italiane in ferie

di Gioia Chiostri

Strana, davvero strana la settimana di Ferragosto: tutti partono in vacanza, ognuno posticipa i propri obblighi di lavoro, la gente abbandona la propria attività a metà. Ma se questo [i]black out[/i] lavorativo dovesse accadere ad un ufficio postale? Si può non aprire un conto corrente condominiale per colpa delle ferie prese da una sola dipendente?

Barbara Capannolo racconta la sua disavventura di Ferragosto all’ufficio postale di L’Aquila Centro: «mi sono recata il 7 all’ufficio postale centrale dell’Aquila, che si trova nei dintorni del cimitero, per aprire un conto corrente condominiale, cosa sicuramente non urgente, ma comunque per me di un certo peso. Arrivata, ho richiesto di poter essere servita. Mi è stato risposto che la dipendente addetta a tale operazione era purtroppo in ferie e che non avrei potuto aprirlo. Sconcertata, ho chiesto all’impiegata presente di indicarmi allora un altro ufficio in città dove poter portare a termine l’operazione. Dopo essersi consultata con i colleghi, mi ha detto: “signora, non è possibile aprire da nessuna parte il conto corrente in quanto anche il personale degli uffici di Roma, al quale bisognerebbe comunque inviare la documentazione per terminare la procedura, è in ferie”».

«Una procedura, peraltro – ha aggiunto la signora – che dovrebbe essere appannaggio di tutti. Mi è stato detto che la signora addetta ad aprire il conto corrente condominiale sarebbe stata in ferie per due settimane, e di ripresentarmi in ufficio direttamente dopo Ferragosto. È mai possibile, mi chiedo, che un servizio pubblico come un ufficio postale non riesca ad organizzarsi meglio per il mese di agosto? Sarebbe stato forse il caso di sostituire la dipendente con un altro lavoratore, così da non intralciare la buona riuscita delle normali operazioni che lì dovrebbero avvenire. Inoltre, molti dipendenti lavorano part – time: magari, in periodo estivo, potrebbero coprire tutta la giornata, in modo da non abbandonare i cittadini a sé stessi».

Quella che potremmo definire ‘la morìa di ferragosto’, ossia la mancanza di personale in uffici pubblici, pare abbia colpito anche altre sedi. Come quella di Preturo, dove la signora aveva già provato ad aprire il famoso conto: «anche lì ho notato molte persone che si lamentavano per gli orari non regolari di apertura e chiusura dell’ufficio. È così difficile mettere in pratica un sistema di rotazione di turni fra i dipendenti? La mia, sicuramente, non era un’urgenza, tant’è che ho aperto il conto questa settimana, ma magari altre persone rischiano anche di ritardare un pagamento per colpa di una semplice disorganizzazione interna. La vacanza è un diritto di tutti, senza dubbio; ma abbandonare così a sé stessi i cittadini bisognosi di un servizio peraltro dovuto, è veramente un’assurdità. Spero che in futuro le cose cambino in meglio. Anche nel mese di agosto c’è chi deve occuparsi di questioni da ‘periodo lavorativo’. Non si può annullare tutto per un unico dipendente in ferie».