
Sei persone agli arresti domiciliari – tra cui un carabiniere – per un raid razzista con pestaggio su un immigrato che si era lamentato con un gruppo di giovani italiani per il disturbo arrecato nelle ore notturne. Il fatto è avvenuto nella Marsica, a San Benedetto dei Marsi. Botte a lui e sassate e fuoco per l’auto che era solito usare, di proprietà di un suo connazionale, che qualche giorno dopo è stato investito da uno dei componenti del gruppo, poi individuato.
L’appartenente all’Arma vive e svolge servizio in altra regione, dove il provvedimento è stato eseguito. Gli altri destinatari dei provvedimenti, tra i 18 ed i 35 anni, risiedono tutti a San Benedetto dei Marsi. Risulta inoltre coinvolto nella vicenda un minorenne, la cui posizione è al vaglio della Procura della Repubblica presso il Tribunale dei Minorenni dell’Aquila. I fatti si sono verificati nei giorni immediatamente precedenti a Ferragosto. Lesioni aggravate in concorso e incendio aggravato, con la circostanza di avere agito per motivi razziali, i reati contestati dal Gip Maria Proia. I due extracomunitari coinvolti, di 34 e 36 anni, sono regolarmente residenti in Italia.
I coinvolti nell’inchiesta della Procura della Repubblica di Avezzano sono Alessandro Ferzoco, 35 anni, residente a Pescina (L’Aquila) e carabiniere di stanza a Roma; Dionisio Toracchio, 24 anni, Fabio Sante Mostacci (22), Mario Porreca (18), Cristian Iacobacci (19), e Nello Del Gizzi (21).
Gli accertamenti sono stati condotti dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Avezzano e della Stazione di San Benedetto dei Marsi, coordinati dal Procuratore della Repubblica di Avezzano, Maurizio Cerrato che ha richiesto la misura cautelare in regime di ‘detenzione domiciliare’ poi emessa dal G.I.P. con l’accusa di lesioni aggravate in concorso, incendio aggravato in concorso, con l’ulteriore circostanza aggravante di avere agito per motivi razziali.