8° festival dei Borghi più belli

1 settembre 2013 | 10:48
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8° festival dei Borghi più belli

di Fulgo Graziosi

Il Piccolo Tibet d’Abruzzo resta ancora al centro delle attenzioni per l’imminente espletamento dell’ottavo Festival Nazionale dei Borghi più Belli che, proprio in questa occasione, assume una importanza del tutto particolare in quanto, contestualmente, si svolge anche il quarto Festival Mondiale dei Borghi più Belli.

Le Amministrazioni Comunali di Navelli, Castel del Monte e Santo Stefano di Sessanio sono entrate in fibrillazione. Si muovono cautamente e con la massima attenzione per non commettere il minimo errore.

Sabato mattina, alle undici, nella sede del Teatro Comunale di Castel del Monte è stata convocata la conferenza stampa per la presentazione ufficiale della manifestazione connessa all’ottavo Festival dei Borghi. Vestiti perfettamente di tutto punto si sono presentati Paolo Federico, Vice Sindaco di Navelli, Luciano Mucciante, Sindaco di Castel del Monte e Anna Di Matteo, Vice Sindaco di Santo Stefano di Sessanio. I rappresentanti della stampa erano al completo.

Nel segno della cavalleria è stata concessa la priorità d’intervento al Vice Sindaco Anna di Matteo che ha voluto ringraziare Mucciante per aver coinvolto nell’iniziativa il proprio Comune e quello di Navelli.
«Il Festival rappresenta un’occasione unica – ha sottolineato la Di Matteo -, perché una prossima occasione capiterà, forse, fra molti anni. Perciò, dobbiamo mettere in atto tutte le nostre risorse e le nostre capacità organizzative e di aggregazione per cercare di lanciare nel mondo la più bella immagine dei nostri Borghi.

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Santo Stefano – ha continuato la Di Matteo -, partecipa all’evento ponendo a disposizione dei visitatori uno spazio culturale comprendente una interessante mostra di pittura, una mostra di ceramiche e una mostra fotografica. Per i prodotti tipici – ha continuato la Di Matteo -, abbiamo il nostro prodotto di nicchia, la lenticchia, che fortunatamente richiama ancora diversi turisti e amatori del piatto tipico locale. Sicuramente sarà apprezzato anche dai visitatori degli altri Borghi e dai rappresentanti delle delegazioni straniere che hanno preannunciato la partecipazione».

Luciano Mucciante, nella veste di coordinatore dell’iniziativa, ha parlato dell’organizzazione generale dell’iniziativa, ringraziando, ancora una volta, tutti gli altri Borghi d’Italia che hanno voluto trasferire nei Borghi del cratere la sede dell’ottavo Festival Nazionale dei Borghi.

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Successivamente, è entrato nel merito dei preparativi del proprio Comune che, tra l’altro, ospiterà la manifestazione per ben due giorni, il 7 e l’8 di settembre. Il centro storico appare perfettamente in ordine, come abbiamo già riferito nei giorni precedenti. Il Piccolo Tibet d’Abruzzo avrà il compito di mostrare tutte le bellezze artistiche, monumentali, storiche, archeologiche di cui dispone il territorio.

Inoltre, farà sfoggio dei prodotti locali che vanno dalla pregiata carne degli agnelli della razza “Gentile di Puglia”, al canestrato, agli insaccati di carne di pecora e di suino. Chi ne avrà la fortuna dovrebbe necessariamente provare la ricotta di pecora locale. È una seta, liscia, gustosa, profumata e senza grumi.

La presenza degli altri Borghi d’Italia, naturalmente comporterà l’esposizione e la degustazione dei prodotti tipici dei paesi di provenienza. A tutto ciò, si aggiunga, che alcuni Comuni hanno voluto partecipare con il “Corteo della Sposa” in costume tipico e antico di Penne, il complesso bandistico di Introdacqua, etc…

Il centro storico, ha aggiunto Mucciante, per due giorni vivrà freneticamente tra concerti, spettacoli e sfilate. «I nostri paesi avrebbero bisogno di questa vitalità in tutto l’anno solare».

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Paolo Federico, Vice Sindaco di Navelli, interviene per ultimo, anche perché il suo Comune è l’ultimo ammesso tra i Borghi più Belli. È entrato nell’Associazione solamente nel 2008. Navelli sarà la sede del primo contatto con il Festival con una conferenza di apertura, che si terrà presso il Palazzo Santucci. Le attività culturali non mancano e proprio attraverso la cultura, ha voluto sottolineare Paolo Federico, intendiamo promuovere lo sviluppo del territorio, del turismo e dei prodotti tipici, di cui il territorio dispone della pregiata coltivazione dello zafferano, che ha reso famoso Navelli in campo internazionale.

Già da tempo abbiamo avviato un progetto per promuovere l’istituzione di un parco archeologico di vasta estensione, compreso tra i territori comunali di Navelli, Castel del Monte e Santo Stefano. Ci auguriamo che nel giro di qualche anno si possa arrivare alla conclusione del progetto ed alla relativa approvazione.

Per i prodotti tipici Navelli presenterà oltre allo zafferano, alcune degustazioni a base di legumi coltivati sul posto ed altri prodotti marginali.

Al termine della conferenza ci è venuta spontanea una semplice riflessione. Non abbiamo mai assistito ad una così completa e spontanea collaborazione fra tre Amministrazioni Comunali. Hanno lavorato e collaborato all’unisono. Anche nel corso della conferenza stampa le argomentazioni sono state collimanti e integrative. Peccato che i tre Comuni non abbiano territori confinanti, altrimenti, con queste premesse, si potrebbe ipotizzare la nascita del famoso “Municipio” tra più entità diverse, tanto auspicato, ma mai disciplinato correttamente, dallo Stato Italiano e dall’Unione Europea.

Prima di accomiatarsi i tre Sindaci hanno voluto lanciare un segnale, meglio ancora un appello, al Governo e alla Regione di non essere lasciati nuovamente soli subito dopo la chiusura dei lavori dell’ottavo Festival dei Borghi più Belli.

La montagna ha bisogno dei Comuni, se si vuole evitare il degrado geologico già in atto. I Comuni hanno bisogno del sostegno del Governo e della Regione per evitare lo spopolamento e il completo abbandono dei centri montani. Ai giovani occorre assicurare un futuro attraverso occasioni di lavoro che non siano esclusivamente di natura industriale, perché esiste anche l’agricoltura, l’allevamento del bestiame e la trasformazione dei prodotti che, in ultima analisi, potrebbero concorrere a diminuire l’importazione dei prodotti alimentari che gravano sensibilmente sulla bilancia delle importazioni.