
di Antonella Calcagni
Il miraggio della sede unica comunale sembra allontanarsi sempre di più.
La sede del vecchio autoparco individuata in primis dall’amministrazione (con delibera) come unico contenitore di tutti gli uffici sembra ora essere inadeguata.
In una recente riunione del consiglio comunale, il sindaco Massimo Cialente ha spiegato che sono in corso dei rilievi idrogeologici del sottosuolo per verificare se è vero, come sembra, che al di sotto dell’immobile vi sia la presenza di acqua.
Nel caso in cui l’edificio dovesse essere scartato, il sindaco sembra avere già un piano B: ossia «la realizzazione di un’unica cittadella del welfare nella zona di Villa Gioia che prevede per il comune la possibilità di concentrare gli uffici utilizzando anche altri due immobili che devono essere demoliti a breve: l’ex istituto magistrale e la ex scuola media Mazzini».
La sede “orizzontale” del Comune farebbe il paio nella cittadella del Welfare con l’agenzia delle Entrate, la Soprintendenza e il “verticalissimo” nuovo direzionale nato dalle ceneri dell’ex palazzo Anas ubicato lungo via XX Settembre (sede del Welfare), il palazzo di Giustizia e la Corte d’appello.
Se dovesse risultare inadeguata come sembra, la sede dell’autoparco potrebbe essere destinata al Cral o diventare un’area verde, propone il primo cittadino.
Per realizzare la sede unica l’amministrazione comunale ha a disposizione 35 milioni di euro previsti dalla delibera Cipe del 21 dicembre 2012. Avendo una sede propria il comune risparmierebbe gli 800 mila euro l’anno di locazione per le sedi temporanee degli uffici.
L’acqua tuttavia non insidierebbe soltanto le fondamenta del vecchio autoparco, ma sarebbe stata individuata anche al di sotto della nuova sede della Corte d’Appello e anche nel cantiere di un immobile ubicato accanto alla sede che ospita gli uffici in via Rocco Carabba. Del resto in tempi antichi l’area era una grande palude che raccoglieva l’acqua proveniente dal fosso di San Giuliano.
La presenza di acqua sorgiva è stata testimoniata con un video anche dal Consigliere Daniele Ferella il quale ha evidenziato la situazione in occasione di una recente seduta dal consiglio comunale.
Sarà in ogni caso il risultato della perizia idrogeologica in corso a dare l’ultima parola anche se ormai si è capito la sede unica all’autoparco proprio non s’ha da fare.
Ovunque la si intenda fare in ogni caso è forse necessario accelerare i tempi anche per evitare di continuare a pagare gli affitti, 800 mila euro si diceva suddivise per 12 sedi a quegli imprenditori che sono poi i primi a non rispettare le convenzioni urbanistiche. A proposito di fitti, il consigliere comunale Ettore di Cesare in Aula ha svelato che non vi è alcun contratto scritto fra l’amministrazione comunale e l’imprenditore del Tosto per l’occupazione da parte dell’ente del palazzo dove ha ricavato gli uffici dell’Anagrafe.