Chiusura Medicina: «Consiglio farsa»

2 settembre 2013 | 16:33
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Chiusura Medicina: «Consiglio farsa»

di Antonella Calcagni

Arriva tardi il Comune dell’Aquila, con un “consiglio farsa”, mormora qualcuno, contro la chiusura dell’unità operativa complessa di medicina ospedaliera del San Salvatore. Una seduta che arriva dopo una raccolta di firme, giunta a quota settemila contro la morte del reparto. Il manager Giancarlo Silveri, ribattezzato dal consigliere Vincenzo Vittorini, “Re Sole”, ha già deciso. La municipalità può fare poco, ma non può tacere.

Dal canto proprio, Luigi D’Eramo ha rilevato un certo «torpore politico» sulla questione. «Che si vada avanti allora – dice – chiedendo un confronto con Silveri che finora ha snobbato il consiglio. Se sarà necessario continueremo la raccolta di firme e arriveremo a chiedere le dimissioni del manager. Se sarà necessario terremo una seduta nel piazzale dell’ospedale».

L’ordine del giorno demanda al sindaco dell’Aquila Massimo Cialente di «effettuare ogni possibile tentativo, anche in qualità di presidente del Comitato ristretto dei sindaci e massima autorità sanitaria della città, affinché venga evitata la chiusura dell’unità operativa complessa di Medicina ospedaliera» e al presidente del consiglio comunale affinché l’organismo consiliare vigili «su ulteriori, possibili scippi ai danni dei cittadini aquilani», nonché per invitare il manager della Asl a rivedere l’atto aziendale.

L’ordine del giorno ricorda in premessa la «soppressione dell’unità operativa complessa di Medicina interna ospedaliera» in luogo della quale è stata istituita una Unità semplice dipartimentale di Immunologia e Malattie del Connettivo. Il primario, dottoressa Natali ha parlato di «atto aziendale confezionato su nomi e cognomi» ricordando che l’Unità semplice prevede la chiamata diretta dei medici.