L’Aquila-Prato: «È mancata la finalizzazione»

2 settembre 2013 | 07:08
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L’Aquila-Prato: «È mancata la finalizzazione»

di Alessia Lombardo

Gli applausi dei tifosi rossoblù al termine del triplice fischio promuovono l’esordio in notturna dell’Aquila Calcio con il Prato in Prima Divisione, nonostante il soporifero 0-0. Resta il rammarico soprattutto per la traversa colpita da Infantino al 30′ della ripresa.

Tante le aspettative per questa stagione: su tutti per l’aquilano Lorenzo Del Pinto e per il bomber Claudio De Sousa; Infantino resta una sicurezza per l’ambiente, mentre Corapi non ha deluso sotto la lente d’ingrandimento. I tifosi storici hanno detto presente all’appuntamento – con gli ultras che hanno incitato costantemente la squadra – anche se il colpo d’occhio della finale play-off con il Teramo resta soltanto un ricordo.

Il debutto, arrivato in piena estate settembrina, con tanto di pesantezza post-preparazione, forma smagliante ancora da trovare e modulo da collaudare ha convinto entrambi i mister.

Il primo ad arrivare in sala stampa è stato il trainer rossoblù Giovanni Pagliari che, con un sorriso stampato in volto pronto a diventare serio nel corso delle dichiarazioni, ha promosso la prova. «È stata una buona gara – ha esordito – nel primo tempo abbiamo concesso un po’ troppo, non ci davano la possibilità di giocare. Nel secondo tempo si è vista in campo una buona L’Aquila che ha creato occasioni da gol, mostrando spirito di sacrificio nel trovare il gol».

«Il modulo? – si è interrogato l’allenatore aquilano – vedremo. Chi ha giocato ha fatto una buona gara. C’è stata anche la traversa: sono molto soddisfatto del secondo tempo, ma è mancata la finalizzazione e non abbiamo trovato la giocata giusta».

È andata anche per il collega toscano Vincenzo Esposito che ha sottolineato sul punto conquistato «noi giocavamo in trasferta, forse L’Aquila avrebbe dovuto fare qualcosa in più».

«Un pareggio sostanzialmente giusto – ha detto l’allenatore – siamo in una fase in cui la condizione è disomogenea e si gioca a corrente alternata. Riguardo le occasioni create è mancata un po’ di lucidità e qualità».

Archiviato il pari e con il mercato agli sgoccioli, L’Aquila è già con la testa al debutto di fuoco lontano dal “Fattori” con il Lecce, reduce dal ko con la Salernitana.

Una trasferta tra le più calde dell’intero girone B, con una piazza esplosiva che soltanto qualche mese fa ha restituito alla cronaca una delle immagini più folli del calcio italiano.

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Non bisogna poi meravigliarsi se anche all’Aquila (come da disposizione per la nuova serie) – città prescelta per il progetto dello stadio senza barriere – si facciano i conti con antiestetiche barriere pre-filtraggio: il ritratto del calcio di oggi. Razzismo compreso.