Perché il vero amore non tradisce

2 settembre 2013 | 11:58
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Perché il vero amore non tradisce

L’amore rende ciechi, dice la saggezza popolare; ma non è esatto, non si è ciechi, si è piuttosto indifferenti: un’indifferenza fisica, che fa sì che si ammiri un uomo o una donna “belli”, senza provare la minima pulsione sessuale. È il 57% degli intervistati dal club per single Eliana Monti ad affermare che non si tratta di una questione di non vedere, piuttosto di mancanze di interesse. E c’è di più: più si guardano altri uomini o altre donne, più si rinforza l’attrazione nei confronti del partner.

Dunque, più della metà degli intervistati, ammette di guardare altri uomini o altre donne, ma senza che questo possa scatenare la gelosia del partner: si tratta, infatti, di puro senso estetico, senza che a questo sia connessa alcuna attrazione dal punto di vista sessuale. «L’amore non è messo in discussione da un semplice sguardo, inoltre capita che più si osservi un uomo o una donna – anche piacenti – più l’attrazione nei confronti del proprio partner aumenti. L’amore rende, infatti, meravigliosa una persona, dal punto di vista interiore, ma anche esteriore. L’amato diverrà così la persona più affascinante del mondo», spiega Eliana Monti.

È il 28% dei partecipanti al sondaggio ad affermare, invece, di desiderare più di ogni altra cosa il rispetto. Per questo, se ci si trova di fronte ad una sbandata, si deve prima di ogni altra cosa troncare il rapporto, o affrontare l’argomento, ma senza mai perdere la dignità e la buona reputazione. Inoltre per questa percentuale di intervistati, chi tradisce è considerato una persona poco affidabile e per questo può essere allontanato dagli altri, anche da possibili futuri partner.

Afferma a riguardo la signora Monti: «La mancanza di fiducia che la società ha nei confronti di qualcuno che in passato ha tradito il proprio partner, è una delle ragioni per cui si sceglie di auto tutelarsi, e dunque non si tradisce. Inoltre, l’aver mancato di rispetto all’ex partner, fa dubitare anche il traditore sul futuro di una nuova possibile relazione, rendendolo insicuro e impaurito».

Proprio a quest’ultima affermazione si riconduce il parere dell’11% degli intervistati: chi tradisce, si sente a disagio, insicuro, sempre all’erta. Una condizione, questa, che rende invivibile l’esistenza giornaliera sia quando si trascorre del tempo con il partner, sia quando si è da soli a riflettere, sia – soprattutto – quando si è in compagnia dell’amante. «Il tradimento in questi casi è doloroso anche per chi lo fa. Il senso di rimorso non lascia scampo e rende infernali le giornate», spiega Monti.

L’ultimo 4% degli intervistati, sostiene, invece, di non sentire la pulsione di tradire in quanto in una coppia consolidata, l’attrazione sessuale cresce con il tempo: ci si conosce meglio, si comprendono meglio desideri e fisicità, quindi i rapporti intimi non possono che migliorare. Inoltre le coccole in una coppia duratura vengono naturali, non c’è più alcun imbarazzo e trovarsi l’uno nelle braccia dell’altra è come un rifugio. Questa sensazione di benessere fisico rende impensabile il tradimento, anzi, spinge sempre più una coppia a rifugiarsi in se stessa, apprezzando pregi e difetti reciproci.

«Il mio consiglio – conclude Eliana Monti – è quello di riflettere bene prima di tradire il proprio partner: è molto meglio troncare il rapporto se non si è più sicuri della relazione. In ogni modo, è d’obbligo ricordare che il tradimento è mal considerato dalla società ed è causa di sofferenza sia per il tradito sia per il traditore. È importante ricordarsi, infine, che il vero amore vince sempre, e non ha occhi per nessun altro se non che per l’amato».