
«Restituiremo presto alla città, completamente ristrutturati, 102 appartamenti che furono seriamente danneggiati dal terremoto del 2009. I progetti, già predisposti e validati, che stanno subendo le modifiche previste dalle nuove normative introdotte dal Decreto del Fare, approvato nel mese di luglio dal Parlamento, saranno cantierabili subito dopo la procedura di gara, il cui bando è in esame e in corso di approvazione in questi giorni». Ad annunciarlo è Francesca Aloisi, amministratore unico di Ater L’Aquila e coordinatore regionale Ater per l’Abruzzo.
«Si tratta di appartamenti in edifici che sono soggetti a mutui a suo tempo contratti con istituti bancari – spiega Aloisi – per cui è necessario il rientro immediato a reddito al fine di scongiurare danni economici insopportabili per l’Ater L’Aquila stessa. L’intervento è reso possibile dal finanziamento del Cipe di 28.940.166,43 euro per la riparazione dei fabbricati classificati ad alto rischio strutturale di competenza Ater».
Il coordinatore regionale Aloisi conferma l’impegno delle Ater abruzzesi nel volere rispondere, con la maggior determinazione e rapidità possibili, alla crescente richiesta di case popolari. «Nella settimana entrante – annuncia – incontrerò le strutture istituzionali competenti per l’ottenimento di costanti e programmati flussi di finanziamenti al fine di procedere, auspicabilmente in tempi brevi, alla partenza di un successivo lotto di lavori riguardanti altri fabbricati con alloggi per [i]housing sociale[/i]. Le case popolari sono una risposta concreta alle nuove povertà, alle necessità dei cittadini più bisognosi».
Ater L’Aquila ricorda inoltre che dal 5 settembre gli uffici lasceranno finalmente i [i]container[/i] per trasferirsi nella nuova sede in via Antica Arischia numero 46, complesso il Moro. «Sono fiera di questo passo importante, da me fortemente voluto – conclude Aloisi – e sono certa contribuirà a migliorare la qualità del lavoro dei nostri operatori e di conseguenza l’offerta di edilizia residenziale pubblica sul territorio».