
Un ordine del giorno per dare mandato al sindaco dell’Aquila Massimo Cialente per «effettuare ogni possibile tentativo, anche in qualità di presidente del Comitato ristretto dei sindaci e massima autorità sanitaria della città, affinché venga evitata la chiusura dell’unità operativa complessa di Medicina ospedaliera» e al presidente del Consiglio comunale affinché l’organismo consiliare vigili «su ulteriori, possibili scippi ai danni dei cittadini aquilani», nonché per invitare il manager della Asl a rivedere l’atto aziendale. Il documento è stato votato all’unanimitá al termine della seduta odierna del Consiglio comunale.
L’ordine del giorno ricorda in premessa la «soppressione dell’unità operativa complessa di Medicina interna ospedaliera» in luogo della quale è stata istituita una Unità semplice dipartimentale di Immunologia e Malattie del Connettivo e fa riferimento alla raccolta di firme contro la soppressione del reparto, «che ha superato le settemila adesioni», e il parere contrario espresso dal Comitato ristretto dei sindaci.
«Non si può chiudere – recita il documento – questo reparto, gestito da medici impeccabili, che operano al di sopra degli standard di eccellenza, con la semplice giustificazione di numeri e caselle». «Come affermato dal sindaco Cialente, – prosegue il testo – in qualità di presidente del Comitato ristretto dei sindaci, la medicina ospedaliera è complementare a quella universitaria che, da sola, non può sopperire alle esigenze e alla mole di lavoro di un ospedale hub di un capoluogo di Regione».