
di Raffaella De Nicola
Ormai non si capisce più niente, le strade te le sbarrano davanti agli occhi, non fai in tempo a frenare che la [i]capoccia[/i] sbatte al vetro, livello 8, i videogames ci fanno un baffo a noi, «Sono le [i]odinazze[/i]» dice l’operaio straniero, «Ordinanze?» dico io. «No, odinazze» fa lui e te vuole pure menà se non ti sta bene.
No, no, mi sta bene…
allora mi oriento con la Grande Morgia, si vede dovunque, come una stella cometa dice dove è il Nord.
– [i]Lavori in corso[/i] – [i]demolizioni[/i] – urlano i cartelli come negrieri ti frustano, e tu con la pistola in mano viri e sei pronta a difenderti contro la belva che ti urla «A MAMMETA!», con il ditino dritto, gentile lui, e quell’altro che scende, ma perché scende in mezzo la strada??? «[i]OTTIO PURE LUI MI VUOLE MENA’[/i]!», ti sei infilata davanti a lui che schiacciava un pisolino fra la frizione ed il freno e ora ti vuole conoscere, non per ‘na tazzurella de caffè ma per [i]AMMOLLARTI DU PAPAGNE[/i], grida gesticolando con le mani che ti vuole strozzare ed i suoi bicipiti sono molto convincenti.
Ma siamo su scherzi a parte?
Cerco la telecamera nascosta eh che cappero, ma che esagerazione, ma che si pigliano?, penso sotto il semaforo verde, residuo di archeologia industriale sopravvissuto all’epidemia di rotatorie bubboniche che assecondano giramenti più fisiologici.
MOSTRUOSA Piazza d’Armi, vuole inghiottirti, si percorre come un rodeo, vuole farti fuori, non ti vuole bene è evidente, perciò stringi le mani sul volante per non uscire dall’orbita, non deve disarcionarti, fai [i]FIUUUUUU[/i] quando è finita e ti complimenti con te stessa per il sangue freddo, ce l’hai fatta pure stavolta.
INCOLUME, un miracolo, ancora non mi mena nessuno oggi, raggiungo l’ufficio postale, numeretto 358 – ora è a 7 – caccio il sacco a pelo, arrivo stremata scocciata e quella mi dice che non posso aprire il conto, il personale è in ferie. «Scusi, ma un ufficio pubblico va in ferie?» No, per carità, ma l’impiegata SI e che ci vuole fare? Io niente, Lei può fare qualcosa? No io no, Allora arrivederci e grazie per il fuori di testa.
Parlo con la rabbia e verde HULK salgo su un autobus… mi sembra più sicuro se qualcuno vuole uccidermi almeno ci sono i testimoni. L’autista guida con il ginocchio, le mani (I e II) hanno: I sigaretta; II cellulare. [i]La coccia[/i], [i]che separa le ‘recchie[/i], parla: «Scinee passo fra na’ntecchia, fatti trovà loco sotto, jamoooo» e si ferma, ottio si ferma veramente [i]loco sotto[/i], stiamo bloccando tutto, apre la porta «Scusi ma qui non c’è fermata?» «Non fa niente!» ringhia, allunga il braccio prende la busta riparte e non si ferma alla fermata vera e allora uno urla e lui fischia, anzi sono le ruote che fischiano, frena, ci catapultiamo avanti in una massa informe, siamo 7 corpi avviluppati, io ho un piede in bocca ma non è il mio e il mostro espelle, da sotto sotto, l’uomo ormai contuso.
No, no, niente bus riprendo l’auto e passo sotto porta Leone davanti a me ci sta un camion che è evidente che non ci passa ma lui, il camion non è d’accordo e BIIIIIN, dà una bigna, lui passa punto e basta glielo fa vedere lui a ‘sta porta Leone così piccola la dovevano fa??? «Oddio mò scoppia un incendio» guardo le scintille.
No, non può continuare così, me serve un calmante, n’aspirinetta per il cuore… anzi no vado alla Perdonanza, chi meglio del papa eremita ci può calmare???
Solo che piove, porca paletta anche oggi piove, e quel povero cristiano, che avventura, l’hanno pure cacciato sotto sta pioggia mò se piglia pure un raffreddore.
Hanno chiuso la porta prima. Ma come avete chiuso la Porta Santa. Ma non dura 24 ore? E sì, però pioveva! Ah con la piovanza niente perdonanza altra novità quest’anno con il povero santo in giro e la maschera con un viso di un altro.
Ottio che stress finalmente sta a finì ‘sta giornata, faccio SBAANG sulle fosse delle strade, ecco lì c’è un pezzo liscio me lo accaparro subito, mi tolgo il giubbetto antiproiettile, respiro un po’ di polvere, quella con l’amianto però, «CI STA! CI STA!» mi aiuta a dormire meglio. Non metto la sveglia domani è sabato e chi si è visto si è visto… anzi nessuno si è visto perché chi si incontra più a ‘sta città???
E domani mi riprendo pure ‘na damigiana di VIGORIL, complesso vitaminico addizionato a sali minerali e calmanti, alchimia mostruosa che però funziona e chi je la pò fa’, se no? a ‘sta giungla bella verde rigogliosa come l’erba che sommerge le vie del centro storico, abbandonato, selvaggio come il nostro buon senso??? Tanto domani ripiove, sposalizio fortunato quella della nuvola fantozzesca con la Grande Morgia, l’unica certezza che abbiamo ormai, l’unica che vuole stare qui…