Insegnamento: «Ricorso collettivo pro meritocrazia»

3 settembre 2013 | 10:15
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Insegnamento: «Ricorso collettivo pro meritocrazia»

«Gli abilitati al Tfa ordinario nella classe di concorso A019 presso l’Università degli Studi di L’Aquila, indetto con il D.M. numero 249/2010, hanno presentato ricorso collettivo dinanzi il Tar del Lazio avverso il D.M. numero 81/2013, pubblicato in G.U. il 4.07.2013». A renderlo noto è l’avvocato Carlotta Ludovici del Foro dell’Aquila.

«Il ricorso – spiega l’avvocato – si è reso necessario per contrastare in maniera forte e decisa un provvedimento palesemente iniquo, irragionevole e discriminatorio. Con l’emanazione del predetto provvedimento il Miur ha vietato [i]in primis[/i] l’inserimento degli abilitati con il Tfa ordinario nelle graduatorie ad esaurimento (Gae), consentendo soltanto la mera iscrizione nella seconda fascia delle graduatorie di Istituto (Gi) e così creando, in uno Stato democratico e di diritto, una tanto palese ingiustizia quanto indegna disparità di trattamento, sia rispetto agli abilitati Ssis, sia ai cosiddetti congelati Ssis ex legge numero 134/04, ma soprattutto con riferimento agli abilitati all’estero sulla base della direttiva numero 2005/36/Ce che sancisce l’equipollenza a quelli italiani dei titoli abilitanti professionali ottenuti nell’ambito degli Stati membri dell’Ue. A ciò si aggiunga che il D.M. oggetto di impugnazione giurisdizionale ha istituito all’articolo 15, comma 1 ter, i c.d. Tfa speciali, poi ridenominati Pas (percorsi abilitativi speciali), aperti a tutti coloro che ne fanno domanda, e dunque, anche a coloro che verosimilmente non hanno superato le dure prove selettive del Tfa ordinario, atteso che è requisito sufficiente per l’immissione al corso l’aver svolto semplicemente un monte ore di supplenze nella scuola, il tutto a discapito della tanto decantata “meritocrazia”».

«Pertanto – sottolinea il legale – i ricorrenti opponendosi al D.M. numero 81/2013 chiedono che venga fatta giustizia e all’uopo aspirano acché la magistratura riconosca da una parte il diritto degli abilitati con Tfa ordinario di essere inseriti nella Gae, immediatamente, per l’anno scolastico 2013/2014, senza dover attendere la riapertura delle stesse prevista per l’anno scolastico 2014-2015, in modo tale da rendere effettivamente spendibile da subito il titolo di abilitazione e dall’altra che venga operato il giusto distinguo tra Tfa ordinari e Pas, mediante il conferimento del valore concorsuale alle prove selettive di accesso attuabile tramite una distinzione di fascia o di graduatoria e non di semplice punteggio».

I ricorrenti sono assistiti dall’avvocato Carlotta Ludovici del Foro di L’Aquila e dall’avvocato Romina Giovanrosa del Foro di Rieti.