Imu, Conapo: «No a tagli su sicurezza, pronti a proteste»

«I tagli lineari che il ministro dell’economia Saccomanni intende attuare per la copertura del decreto dell’Imu, per la parte che riguarda il ministero dell’interno, sono veri e propri tagli alla sicurezza dei cittadini che andranno a ripercuotersi sulle assunzioni dei vigili del fuoco e dei poliziotti, già in grave carenza di organico, come anche sui mezzi e attrezzature». Lo affermano Antonio Brizzi e Luigi Conti, rispettivamente segretario generale e regionale del Conapo, il sindacato autonomo dei Vigili del fuoco, annunciando che i vigili «sono pronti a scendere in protesta».
«Operare ulteriori tagli lineari al ministero dell’Interno, di questi tempi, dopo i tagli già attuati dal governo Berlusconi e dal governo Monti – aggiungono -, è da irresponsabili. Invece di ricercare e tagliare gli sprechi della cosa pubblica, politica compresa, questo governo taglia la sicurezza falcidiando proprio quei corpi che hanno il dovere di difendere la sicurezza dei cittadini».
«I vigili del fuoco abruzzesi, ancora in attesa dei compensi spettanti per i servizi di rimozione delle macerie – sottolinea Conti – lavorano già in condizioni al limite, in riferimento, in particolare, a personale, mezzi e sedi di servizio. Basti vedere la situazione dell’Aquila dove, a più di quattro anni dal terremoto, ancora non si sgomberano le macerie derivanti dalla demolizione della ex sede di servizio e, a causa delle scarse risorse economiche, non si riesce nemmeno a garantire la manutenzione ordinaria di quel poco che resta della caserma».
«Questi tagli, se attuati – aggiunge il segretario regionale – renderanno nei prossimi anni impossibile per i vigili del fuoco fornire la stessa pronta risposta operativa che tanto è stata apprezzata dalla popolazione e dai politici stessi nel terremoto dell’Aquila del 2009».
Secondo il Conapo una soluzione potrebbe essere quella di far «pagare ancora per quest’anno l’Imu prima casa ai ricchi e alle abitazioni di lusso, senza tagliare ulteriormente sulla sicurezza, che è un bene costituzionale primario».