Vico Spezzato

11 settembre 2013 | 06:48
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Vico Spezzato

di Valter Marcone

Nella mia casa tra i tetti

e gli sguardi ormai muti

delle finestre, tra vasi di gerani

e pennacchi di camomilla e basilico,

sui muri antichi

di pietre scalcinate e di sole

che avanza a guadagnare

della bella stagione il tempo;

nella mia casa tra balconi

dove canta il merlo ed abbaiano

i cani a festeggiare la sera,

un contrabbasso ripete

le sue note monotone

e tu signorina ottantenne

dallo sguardo cieco

sull’ultimo ricamo d’un tempo

ormai trascorso

come i lunedì e i venerdì

e le domeniche, tu aspetti

dell’orologio del campanile

il suono. Ora sono

come te, aspetto di sentire

suonare le ore mentre invecchio

lontano dalla mia casa tra i tetti.

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