
Acqua inquinata da salmonella e colibatteri in due depuratori della città, scatta il divieto di utilizzo per uso domestico e irrigazione. Sono stati quattro i depuratori finiti nel mirino dell’Agenzia regionale per la tutela dell’ambiente a metà luglio, due dei quali sono risultati inquinati.
Secondo le analisi, infatti, i sistemi dei canali di allacciamento di Trasacco e Aielli erano in regola, quelli invece di Ponte Baggiano e Paterno no. Nelle acque, infatti, sono stati rintracciati batteri da salmonella e colibatteri nocivi per l’uomo. Per questo, dopo aver visto i risultati, il primo cittadino, Giovanni Di Pangrazio, in collaborazione con l’assessorato all’Ambiente e con gli uffici competenti, ha firmato l’ordinanza per il divieto di utilizzo dell’acqua.
Contemporaneamente l’amministrazione ha provveduto a comunicare alla Forestale, ai carabinieri, alla Provincia, alla Asl, al Consorzio di bonifica, e al Consorzio acquedottistico marsicano la sua decisione per fare in modo che tutti possano vigilare e far rispettare l’ordinanza.
«Visti i risultati delle analisi abbiamo disposto l’immediato divieto di utilizzo delle acque dei canali e fossi interessati per fini irrigui, zootecnici, uso domestico e ludico fino a rientro della normalità della situazione di inquinamento accertata», ha scritto il sindaco nell’ordinanza, «a causa di un inquinamento batteriologico proveniente da Ponte Baggiano dovuto a salmonella e dall’impianto di depurazione di Paterno dovuto a colibatteri».
A farne le spese ora sarà il Cam che dovrà impegnarsi per eliminare l’inquinamento e riportare tutti i parametri alla norma. Non è escluso che possa scattare una sanzione amministrativa nei confronti del Consorzio acquedottistico marsicano pari a 30mila euro. L’amministrazione comunale per informare i cittadini del divieto ha diffuso manifesti nella città e nelle frazioni al fine di impedire l’utilizzo dell’acqua.
[i]Fonte: IlCentro[/i]