
Dopo solo un anno è finita la collaborazione tra L’Aquila rugby 1936 e la squadra femminile
«a causa di problemi economici e organizzativi legati sia alla vecchia che alla nuova gestione». Le ragazze però non si arrendono.
Dopo lo scudetto vinto due anni fa nel campionato di rugby a 7 e la seconda posizione conquistata nel proprio girone al primo anno del campionato nazionale di serie A rugby a 15, affrontato con molti sacrifici anche economici da parte delle stesse atlete, è ancora tanta la voglia di scendere in campo.
Quest’anno inoltre, essendo cambiata la formula per accedere alla fase finale, le prime tre dei due gironi si disputeranno la finale e le neroverdi non vorrebbero mancare questo importante appuntamento. Per questo si sono messe subito al lavoro con la speranza che ci sia una società pronta ad accoglierle e a condividere con loro questo sogno, ma più di tutto sperano che il loro entusiasmo non lasci indifferente la popolazione aquilana e abruzzese.
Queste ragazze hanno bisogno di sponsor che credano in loro, piccoli o grandi che siano, aziende o privati, e sperano di creare attorno a loro tanta curiosità da parte di numerose ragazze pronte a mettersi in gioco. Il sostegno è uno dei principi fondamentali del rugby e questa città da sempre ha rappresentato in Italia un esempio rugbistico.
«E’ arrivato il momento di far vedere che L’Aquila c’è ancora ed è ben presente anche nel panorama rugbistico italiano di alto livello – si legge in una nota – Non lasciateci sole e noi vi porteremo in meta».