Saggi in Abruzzo, chiusura lavori vicina

16 settembre 2013 | 13:09
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Saggi in Abruzzo, chiusura lavori vicina

I 35 saggi riuniti da ieri a Francavilla al Mare (Chieti) hanno lavorato fino a tarda notte e il ministro delle Riforme, Gaetano Quagliariello, a margine dei lavori, ha confermato che «o questa notte o domani mattina, al più tardi, stileremo il rapporto completo con un mese in anticipo rispetto a quanto era stato previsto».

Per il ministro del governo Letta si tratta di un grande risultato perché «risparmieremo almeno due terzi dei fondi a disposizione».

In riferimento alle critiche sui 20 mila euro spesi per la tre giorni al Villa Maria, Quagliariello ha spiegato che «anche questo luogo scelto dai funzionari dello Stato ci ha permesso di risparmiare il più possibile. Dentro questa crisi profonda bisogna lavorare con moralità ed evitare moralismi. Qui in tanti stanno lavorando gratis e per quanto il simbolismo di una struttura pubblica ha molto di ‘simbolico’ difendo le scelte dei funzionari pubblici che ci hanno portato qui per risparmiare».

«SEMIPRESIDENZIALISMO TRA IPOTESI» – «A decidere sarà il Parlamento che ha piena sovranità: qui studiamo, discutiamo, e presenteremo un documento non a maggioranza, ma con varie ipotesi. Quindi parlare di divisione dei saggi è improprio». Così il ministro Quagliariello spiega come la commissione dei 35 saggi sta procedendo nei lavori conclusivi. «Ipotesi e ricadute, modelli organici che aiutino il nostro paese ad uscire dalla crisi», continua Quagliariello sottolineando che «tra le ipotesi c’è ovviamente anche il semipresidenzialismo, caldeggiato da Monti, ma non l’unica opzione. Questo è un sistema compatibile con la democrazia che in Francia ha risolto la crisi dei partiti, ma non è l’unico».

LEGGE ELETTORALE – In riferimento al lavoro dei saggi per quanto riguarda la legge elettorale futura, a margine dei lavori della commissione il ministro delle Riforme ha spiegato di non parlare in questa sede «della legge elettorale attuale, perché le nostre proposte verranno formulate con i vari sistemi che avremo individuato quando saranno a regime». Il che significa che per ogni ipotesi di modifica dell’assetto istituzionale verrà presentata una legge elettorale che fotografi la realtà di quel sistema politico e la fotografia del Paese che esso deve rappresentare. Quagliariello ha però rinnovato l’augurio che «che la modifica del Porcellum possa essere approvata prima del pronunciamento della Corte Costituzionale il prossimo 3 dicembre».

In riferimento all’anticipata chiusura dei lavori della commissione dei saggi, Quagliariello ha voluto sottolineare l’importanza di questa chiusura anticipata perché «così il Parlamento avrà più tempo e più elementi per discutere della legge elettorale che verrà».

TAGLIO PARLAMENTARI – «Il più si è fatto», ha sottolineato il ministro in merito al lavoro della commissione. In particolare sulla modifica dell’articolo 138 della Costituzione Quagliariello è convinto che, «con tre mesi disponibili il Parlamento potrà andare alla quarta lettura entro i primi di dicembre».

Il comitato dei saggi ha «anticipato le sue riflessioni come detto – prosegue Quagliariello – proprio per dare ai partiti più ipotesi per un accordo politico da effettuare il prima possibile».

Su una cosa Quagliariello è stato netto «sul taglio dei parlamentari siamo tutti d’accordo», ha concluso.