Cadavere trovato in Abruzzo, esami per identikit

17 settembre 2013 | 18:34
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Cadavere trovato in Abruzzo, esami per identikit

Si dovrà far ricorso a un antropologo forense per ricostruire il cranio al fine di dare un volto e quindi ottenere un identikit del cadavere che sabato pomeriggio è stato rinvenuto da alcuni volontari in una pozza d’acqua sulle sponde del fiume Sinello. E’ tra i primi casi in Abruzzo in cui si procederà con questo metodo ricostruttivo. Lo ha stabilito questa mattina il sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Vasto, Enrica Medori, dando l’incarico e specifico mandato a Pietro Falco, direttore del servizio di Medicina della Asl unica della provincia di Chieti, che presso l’obitorio dell’ospedale San Pio da Piterelcina ha eseguito l’autopsia con accertamenti medico legali completi sul cadavere recuperato dai vigili del fuoco.

Il professionista, con la collaborazione di Riccardo Di Tanna e Giuseppe Manfredi, ha impiegato poco più di tre ore nell’effettuare il protocollo previsto in casi del genere. Dall’esame radiologico si è potuto accertare che si tratta di un uomo anziano e presenta una protesi all’arcata superiore, con alcuni denti in oro. E’ stato prelevato del tessuto biologico per risalire al tipo genetico, sono state fatte diverse fotografie al cranio ed è stata prelevata la mandibola.

L’aver accertato che si tratta di un anziano consentirà agli investigatori di restringere il campo delle persone scomparse da diversi mesi. Dallo stato in cui è stato trovato il cadavere non si può stabilire il tempo preciso di esposizione ad agenti esterni.