
E’ in corso nelle scuole superiori dell’Aquila una fotopetizione promossa dall’Unione degli studenti a livello nazionale. L’iniziativa si sta diffondendo capillarmente sui [i]social network[/i]: sono già molti, infatti, i ragazzi che si sono fatti scattare fotografie con vignette che descrivono le loro personali esigenze e le rivendicazioni collettive sul mondo della scuola.
«Ricostruire partecipando, studiare in un edificio consono e non nei musp, laboratori, reddito di formazione, messa in sicurezza delle scuole, welfare studentesco». Queste le esigenze che emergono tra gli studenti aquilani e che vengono sollevate con uno scatto, in silenzio, attraverso una protesta «radicale nel merito e non nel metodo».
«Questa fotopetizione – spiega Anna Gianvincenzo, coordinatrice provinciale dell’UdS – sta prendendo sempre più piede perchè mira a spostare un dibattito politico ancorato ormai da troppo tempo su temi fantoccio che non mirano a modificare la situazione sociale del Paese. L’istruzione dovrebbe essere cardine dell’agire politico di chi ci governa e invece risulta essere sottoposta a discussioni condotte strumentalmente per conservare degli equilibri politici all’interno del Parlamento». «Per questo – conclude – stiamo cominciando un percorso di rivendicazione che ci porterà tramite azioni comunicative e assemblee negli istituti cittadini, a scendere in piazza nella giornata dell’11 ottobre».