
di Antonella Calcagni
«C’è il rischio di uno scontro istituzionale tra l’Ufficio speciale della ricostruzione – sintetizza il consigliere Luigi D’Eramo – e l’assessore alla ricostruzione Piero Di Stefano. Il sindaco deve fare una scelta tra i due protagonisti della ricostruzione aquilana».
L’opposizione alimenta lo scontro fra il general manager della ricostruzione Paolo Aielli e una parte della maggioranza, o meglio del Pd, che fa capo all’assessore Pietro di Stefano.
Per il consigliere comunale Pierluigi Properzi, al di là delle polemiche, «è necessario ricentrare il ruolo del Comune rispetto alla Ricostruzione e all’ufficio speciale. E’ necessario attivare in consiglio comunale un confronto serrato con Aielli definendo un protocollo operativo che superi le ambiguità dell’Intesa. Non giova a nessuno il braccio di ferro continuo».
Grande divario tra le priorità enunciate da Aielli che non coinciderebbero con quelle del crono programma.
«Non partirà nulla nelle frazioni perché non sono stati progettati i sottoservizi», sentenzia Daniele Ferella.
Emanuele Imprudente mette in guardia l’amministrazione dai nuovi nemici immaginari cui scaricare gli insuccessi del Comune: «L’ufficio Speciale è un organismo terzo che rappresenta speranza e garanzia per la ricostruzione».
Il sindaco Massimo Cialente ha cercato di non raccogliere le polemiche sottolineando tuttavia che è egli stesso il garante dell’ufficio speciale. «È giusto che Aielli mantenga un’autonomia sulla rendicontazione al Mef in quanto il Comune non può essere controllore e controllato. Mi sembra strano che le polemiche nascano proprio ora che la macchina è ben rodata».
«L’opposizione stia tranquilla – ha aggiunto Di Stefano – Non dividerà me, Aielli e la maggioranza su questi temi».