Refolo, la soluzione ai rifiuti

18 settembre 2013 | 15:44
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Refolo, la soluzione ai rifiuti

‘Refolo’ compie un anno. Il primo progetto in Italia del nuovo sistema che azzera le discariche, trasforma i rifiuti in energia e fa risparmiare fino al 50% sulla Tares.

Il presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, e il sindaco di Roccaraso, Francesco Di Donato, hanno presentato i risultati, un anno dopo la sua installazione, nel corso di un convegno tenutosi oggi presso la sede del Comune di Roccaraso.

«Sperimentare le nuove tecnologie – ha detto Chiodi – è fondamentale, soprattutto quando viene garantito il pieno rispetto dell’ambiente. L’innovazione applicata a un settore delicato come quello dello smaltimento dei rifiuti porterà a una vera e propria rivoluzione culturale e un consistente abbassamento dei costi di gestione. Sono contento che, in tal senso, l’Abruzzo, Regione da sempre attenta alle novità e al rispetto della natura, si distingua ancora una volta».

Il rivoluzionario impianto, brevettato da Mario Reale e collaudato dal Consiglio nazionale delle Ricerche (C.N.R.), è a basso impatto ambientale e si basa sull’impiego di energia meccanica per polverizzare, attraverso una macchina chiamata mulino, il rifiuto precedentemente triturato e selezionato.

L’azione, che in termini tecnici si definisce di micronizzazione, distrugge qualsiasi flora batterica (eliminando quindi odori e fermentazione) e rende il prodotto sterile, completamente disidratato e sempre esente da cloro, solfati e inerti. Il materiale che ne esce, se non è riciclato nelle filiere dei consorzi come materia prima, diventa CSS, ovvero combustibile per generare energia termica da utilizzare poi in impianti di valorizzazione energetica, centrali elettriche policombustibili e centrali di gassificazione.

Roccaraso dunque diventa città laboratorio: «Siamo orgogliosi – ha affermato il Sindaco, Francesco Di Donato – di ospitare questo impianto tecnologicamente avanzato. L’impatto ambientale è pari allo zero, mentre i benefici economici sono evidenti. In quasi un anno di sperimentazione, abbiamo verificato come i costi di gestione e di lavorazione siano estremamente convenienti se comparati a quelli attualmente affrontati dal nostro Comune per lo smaltimento dei rifiuti indifferenziati.

Secondo quanto valutato dagli esperti, un impianto di meccano – raffinazione di taglia medio-piccola da 20 tonnellate di rifiuti al giorno costa circa 66 euro per tonnellata, molto meno della metà rispetto a quanti ne richiederebbero discariche e inceneritori. Risparmiare è un bene per il Comune, certo, ma anche per i cittadini che, in tal modo, potranno avere una Tares scontata in un range che va dal 20% al 50%. Ringrazio tutta la cittadinanza per aver pazientemente accolto l’iniziativa e agevolato così il compito dell’Amministrazione».

«Il processo da noi brevettato – ha spiegato Mario Reale nel corso della sua relazione- ha numerosi vantaggi: riduce il rifiuto in termini di volume (circa il 70%) e di peso (circa il 50%), aumenta il calore di combustione fino all’80% e recupera dai rifiuti indifferenziati un’alta percentuale di materiali riciclabili avviati in impianti di valorizzazione (metalli ferrosi e non ferrosi, inerti, plastiche e vetro) e materiali per comparti edili.

Secondo la nostra visione, forse utopistica, dotare le singole comunità (i piccoli Paesi, le piccole Città, i quartieri o le circoscrizioni) di tali impianti è meglio che aderire a patti societari che impongono tariffe e metodi di smaltimento senza vie alternative».

Una sperimentazione che ha avuto un’autorevole collaudo, quello del Consiglio nazionale delle ricerche. «I risultati – hanno affermato i ricercatori Concetto Puglisi e Sandro Dattilo, presenti al convegno- hanno dimostrato che l’impianto di Roccaraso è idoneo a produrre combustibile solido secondario (CSS) di buona qualità sebbene il materiale in ingresso sia proveniente dalla raccolta indifferenziata del Comune. I prodotti esaminati risultano insomma utilizzabili in processi di valorizzazione energetica e per la produzione di energia elettrica e di calore».