Tradizioni: Festival del canto a braccio

18 settembre 2013 | 13:03
Share0
Tradizioni: Festival del canto a braccio

di Nando Giammarini*

Straordinaria partecipazione di pubblico, sabato 14 settembre, alla serata [i]clou[/i] del Festival del canto a braccio di Borbona, nell’ambito della quale, con una a dir poco splendida gara poetica, egregiamente accompagnata dalla ciaramella e dalla tamburella, è stato decretato il vincitore dell’VIII edizione.

Parliamo della kermesse canora di poesia estemporanea più importante dell’Italia centrale, seconda solo a quella di Bacugno. Essa trae le proprie origini nei tempi che furono, in quel mondo agro-pastorale che ha fatto la storia dei nostri paesi e della loro gente temprata dai sacrifici e dalla dura legge della montagna in estate e dalla maremma in inverno, dove i pastori facevano la famosa e storica “Transumanza”: lo spostamento delle greggi, in primavera e in autunno, dalla montagna al mare e viceversa.

{{*ExtraImg_161914_ArtImgRight_300x295_}}Tutto era pronto, organizzato nei minimi particolari dai due giovani vati dell’Alta Valle del Velino, astri nascenti, promesse e risorse dell’ottava rima, Donato De Acutis di Bacugno e Giampiero Giamocante di Cittareale, coadiuvati dalla bravura di Valentina Durante, figlia del compianto sindaco Antonio, alla cui memoria rivolgo un pensiero e un saluto, che tanto teneva a questa tradizione popolare.

Come si costuma in qualsiasi simposio poetico dopo un breve discorso di benvenuto si è passati ad un’ottava di saluto al paese con obbligo di concatenamento in quanto il poeta successivo, per regolamento, doveva ripartire riprendendo la rima di quello precedente. E questo di per sé è già una limpida dimostrazione di capacità e di bravura degli estempori cantori, che in brevissimo tempo sono in grado di sfornare un mare di versi in ottava rima.

Successivamente ha preso la parola il sindaco di Borbona Maria Antonietta Di Gaspare, una donna dal volto limpido e le mani pulite che tanto tiene e si prodiga in nome di questa tradizione del suo territorio. Ella, nel ringraziare quanti hanno collaborato alla buona riuscita del Festival, ha portato il saluto dell’amministrazione comunale, ricordando che l’odierna edizione è stata la più problematica poiché priva di partecipazione economica della Regione Lazio e della provincia di Rieti.

Trattandosi di una gara poetica a tutti gli effetti si è provveduto alla formazione di una giuria, coordinata dalla bravura di Marco Calabresi, un altro figlio dell’Alta Valle del Velino, artista del tamburello e irriducibile amante della poesia estemporanea. Alla presidenza è stato chiamato Mauro Chechi, decano dell’ottava rima e fondatore della scuola d’improvvisazione poetica Terranova Bracciolini nella maremma toscana, composta da 4 esponenti del mondo accademico appassionati di arte poetica a braccio e di giudici popolari scelti tra il folto pubblico. A garanzia di assoluta imparzialità, onde evitare la nascita di qualsiasi possibile sospetto di favoritismo, i giudici popolari cambiavano di volta in volta dopo i contrasti dei vari poeti, dapprima a due e in chiusura a tre, che venivano espletati su base di 3 ottave ciascuno.

{{*ExtraImg_161917_ArtImgRight_300x400_}}Tanti e di notevole interesse i temi: i poeti hanno spaziato dallo storico all’ambiente; dal floreale alla spiga del grano, speranza per milioni di creature che nel mondo soffrono la fame; dal cavallo all’uomo; dall’oro al ferro; dall’acqua al fuoco fino a temi religiosi, pur non facendo diretto riferimento agli ultimi due papi, uno tedesco e l’altro argentino, per non suscitare le critiche delle gerarchie ecclesiastiche.

Ascoltando i poeti, dotati di un grandioso dono di natura, si è rimasti davvero senza parole e la serata è scivolata via tra canti e ovazioni del pubblico in un clima di amicizia e sana allegria tra i tanti spettatori convenuti anche da regioni limitrofi.

{{*ExtraImg_161918_ArtImgRight_300x225_}}Qualificata e apprezzata la presenza degli estempori cantori abruzzesi con l’ormai quasi ottantenne Berardino Perilli di Campotosto, ultimo depositario di una cultura e della tradizione contadina, un amico, un uomo, un pastore transumante noto per la battuta sempre pronta e un grande carico di umanità e simpatia, e Marcello Patrizi di Montereale, mia terra natìa.

Gli altri poeti li riportiamo in ordine alfabetico per non far torto a nessuno: Abbafati Maurizio di Lariano, Bruni Ezio di Artena, De Acutis Pietro di Bacugno, Finocchi Franco di Tolfa, Marconi Francesco di Cittareale, Meliani Emilio di Pontedera, Monaldi Mario di Allumiere, Runci Alessio di Leonessa, Rustici Enrico di Braccagni e Santini Paolo di Posta. Tutti bravissimi hanno dato il meglio di sè stessi declamando rime dal significato sensibile e profondo che sono arrivate dritte al cuore della gente facendovi breccia.

Alla fine della gara la giuria composta dagli accademici e dai giurati popolari ha proclamato i tre finalisti: Paolo Santini di Posta, Pietro de Acutis di Bacugno ed Emilio Meliani, toscano di Pontedera, nel pisano.

Il primo finalista a cantare su un tema particolare, “Alla luna” è stato il poeta toscano, gli altri due avevano le cuffie alle orecchie per non essere favoriti rispetto al primo e così di seguito. A conclusione della gara la giuria popolare, unica a proclamare il vincitore, cui sono onorato di aver partecipato in qualità di giudice, ha assegnata la vittoria a Emilio Meliani valente e stimato poeta a braccio di terra toscana.

Nel ringraziare l’amministrazione comunale di Borbona, per l’organizzazione di questo splendido evento poetico a braccio e il caro amico giornalista de “Il Centro “, Enrico Nardecchia, per la sua partecipazione, desidero rivolgere, al contempo un saluto alla memoria di Rinaldo Adriani, un poeta pastore abruzzese di Mascioni, recentemente scomparso. Graditissima l’occasione per ricordare agli appassionati di codesto genere poetico l’incontro – il prossimo mese di ottobre, di cui daremo prossimamente diffusione a mezzo stampa – degli estempori cantori presso “L’ Agriturismo del Poeta” a Posta.

[i]*lettore[/i]

[url”Torna al Network Blog dei Lettori”]http://ilcapoluogo.globalist.it/blogger/Il%20Blog%20dei%20Lettori[/url]