Imu: «Esentare immobili strumentali»

20 settembre 2013 | 10:49
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Imu: «Esentare immobili strumentali»

«Gli immobili strumentali devono essere esentati dall’Imu. Nel frattempo, vanno rese deducibili le somme già pagate». Il presidente di Rete Imprese Italia della Provincia dell’Aquila Lorenzo Angelone, riprendendo le iniziative intraprese dalla struttura nazionale, traccia «l’ennesima sconfortante analisi riguardante le attività produttive».

«Non avere escluso dall’Imu capannoni, laboratori, negozi e alberghi, per quest’anno ancora equiparati alle abitazioni di lusso – sottolinea – è un grosso errore che, nella situazione attuale, rende le imprese più vulnerabili. Pagheranno, infatti, oltre 9 miliardi con il rischio di superare il non invidiabile traguardo del 68% di imposizione sulle imprese. Come Rete Imprese Italia siamo intervenuti all’audizione sulla conversione in legge del Dl 102/13, tenuta pochi giorni fa di fronte alle Commissioni riunite quinta e sesta della Camera. Riteniamo inaccettabile che si continui a tassare in maniera così pesante gli immobili strumentali, è necessario anzi, chiedere la totale esenzione dall’Imu. Nel frattempo, bisogna assicurare la deducibilità dell’Imu pagata dalle imprese. Si dà atto al governo, però, di aver mantenuto l’impegno di abolire l’Imu sugli immobili invenduti».

«Anche le modalità per rifinanziare gli ammortizzatori in deroga – sottolineano i portavoce di Rete Imprese Italia – appaiono non condivisibili. Ancora una volta sono le imprese, attraverso il prelievo delle risorse destinate alla decontribuzione del costo del lavoro, a sostenere una prestazione che dovrebbe gravare sulla fiscalitatà generale».

«Credo – conclude Angelone – che sarebbe interessante monitorare il trattamento riservato alle imprese da parte degli enti locali del nostro territorio. In particolare si stanno studiando iniziative atte a verificare le aliquote praticate dai 108 comuni della Provincia dell’Aquila».