Legnini: «Impegno del Governo per vertenze abruzzesi»

20 settembre 2013 | 09:27
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Legnini: «Impegno del Governo per vertenze abruzzesi»

Kimberly Clark, Italcementi e Golden Lady: sono queste le tre vertenze oggetto di incontri tenutisi a Roma, ai quali ha preso parte il sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri, Giovanni Legnini. Una giornata importante per l’Abruzzo, in cui il governo ha messo in campo il massimo impegno per la risoluzione di alcune delle più scottanti vertenze occupazionali sul tavolo e per l’emergenza lavoro nella regione. «Una priorità nella nostra agenda», ha detto Legnini.

Delle tre vertenze trattate, una che si risolve; una che sta per riaprirsi dopo l’annuncio di chiusura; una infine della quale il Governo ha chiesto anche oggi con forza la riapertura.

Chiusura positiva per la Kimberly Clark. «Sono molto soddisfatto – ha spiegato Legnini – della soluzione trovata, sia nel contenuto che nelle modalità. E’ importantissimo e costituisce un caso raro infatti che sia un’azienda abruzzese, la Ico, ad acquisire un ramo d’azienda di una multinazionale, salvando 158 posti di lavoro». Legnini ha espresso l’impegno del Governo a sostenere gli investimenti e lo sforzo della Ico per stabilizzare nel tempo tale risultato.

Interlocutorio invece l’incontro convocato dal ministro per le riforme istituzionali Gaetano Quagliarello e dal sottosegretario Legnini, al quale erano invitati i vertici di Italcementi, che hanno annunciato la chiusura dello stabilimento di Scafa. Il deciso invito ribadito dai due rappresentati del Governo è stato quello di mantenere attiva la presenza dell’impianto (Italcementi opera a Scafa dal 1974) per continuare quel rapporto proficuo con il territorio che non può interrompersi proprio nel momento del massimo sforzo per la ricostruzione post-terremoto.

Molto più difficile infine l’annosa vertenza della Golden Lady, oggetto del terzo incontro. «La posizione del Governo – ha detto Legnini – è chiara: oggi serve chiudere il capitolo della precedente riconversione industriale fallita, facendo emergere la verità, e le responsabilità, di ciò che è accaduto, e riaprirne uno nuovo. Va infatti verificata al più presto la possibilità di esperire un nuovo tentativo di industrializzazione, garantendo il rispetto dei diritti dei lavoratori abruzzesi e richiamando la Golden Lady a un ruolo attivo».