Aria nuova all’Ama

22 settembre 2013 | 15:03
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Aria nuova all’Ama

di Antonella Calcagni

In arrivo un piano di riordino del sistema dei trasporti urbani, messo a punto dalla nuova presidenza dell’Ama, “targata” Agostino Del Re, su impulso del sindaco Massimo Cialente.

Cogliendo al volo la ripresina post sisma nell’uso del mezzo pubblico, il direttore Angelo De Angelis e il presidente del Cda hanno deciso di rimettere le mani alle linee, attuando un piano di riordino e di razionalizzazione.

Si registra finalmente un 10% in più dell’utenza rispetto al 2012 dopo la drastica riduzione post sisma che nel 2010 toccò il 30%. Torna, dunque, la vecchia denominazione delle linee da 1 a 16. I numeri indicano le 16 linee con le località, ai quali si affiancano delle lettere dell’alfabeto che evocano le destinazioni. Ad esempio
X, Y,e Z indicano le scuole;
G, indica la scuola della finanza;
R, invece, indica la destinazione di Roio.

Gli altri dettagli del piano saranno svelati nei prossimi giorni dall’Ama e dal Sindaco.

Il presidente Del Re ha sottolineato che «la filosofa del piano è dare una maggiore consapevolezza all’utente delle destinazioni giungendo ad un sistema che è simile a quello delle linee metropolitane».

Fra le altre novità, c’è l’attivazione di due linee per Monteluco di Roio, alla volta dell’Università di Ingegneria che sarà attivata di nuovo in “quota” dal primo ottobre.

La frequenza delle corse sarà di 20 minuti circa. Si tratta dello stesso tempo di attesa della linea che dal terminal va all’ospedale di Coppito.

Per il direttore De Angelis, con le risorse a diposizione, non si può fare di meglio, anche perché la Regione, ha svelato, ha tagliato le risorse del 10%. Il Comune così deve intervenire ogni anno in modo massiccio: solo lo scorso anno ha contribuito per 2 milioni e mezzo di euro.

Sul fronte della razionalizzazione l’Ama sta tentando di rimpiazzare dove possibile, le linee con i bus a chiamata. Un esempio per tutti è Collefracido. Sotto controllo anche il fenomeno dei portoghesi. «I livelli dell’evasione – spiegano de Angelis e Del Re – sono fisiologici. Siamo al 3% dimostrando di essere abbastanza virtuosi. Il risultato è stato raggiunto anche grazie al potenziamento dei punti vendita dei ticket: circa cento posti fra tabaccai, edicole e bar. Fondamentale inoltre, la possibilità di acquistare il biglietto a bordo con un presso maggiorato».