
«Caro Sindaco Massimo Cialente vai via davvero! libera la città dal cialentismo e dalle cialentate» durissime le parole di Emanuele Imprudente consigliere del gruppo L’Aquila città aperta.
«Incapacità amministrativa, mal governo e mala gestione della città, il tutto condito da una ipocrisia e slealtà politica unica. In 6 anni hai scaricato responsabilità su tutti e non hai mai detto di aver commesso un errore. Preciso che il mio voto sul master plan di piazza d’armi è stato di astensione, in quanto pur riconoscendo un’altissima qualità della progettazione, cosi come si evince dal verbale del mio intervento, non condivido la realizzazione dell’ennesimo teatro. Per accontentare gli amici e per fare carriere politiche a fine ricostruzione ci saranno più teatri e auditorium che abitanti.
Piazza d’Armi sarebbe stato il luogo giusto per un palazzetto dello sport, come il pala-Giappone che invece verrà piazzato in un fazzoletto di terra a Centi Colella senza parcheggi e spazi. Piazza d’Armi è un pretesto, la verità è un’altra: il Sindaco non sa più con chi prendersela per nascondere la sua incapacità nel governare una città allo sbando, dove le uniche cose realizzate sono frutto della volontà e determinazione di altri. Il grande assente è stato il Sindaco e con esso il comune dell’Aquila impegnato integralmente con i MAR, i puntellamenti, gli affitti, l’Accademia dell’Immagine, ecc… Sul PD e la sua maggioranza, ha ragione Cialente, hanno la maggiore responsabilità, che è quella di sostenerlo.