Cinghiali, prove tecniche di cattura

24 settembre 2013 | 19:41
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Cinghiali, prove tecniche di cattura

Sperimentazione di un anno con sei gabbie di cattura e casse per il trasporto in dotazione a sei agricoltori della Valle del Tirino. Questo il piano deciso dal parco Gran Sasso e Monti della Laga nell’ambito dell’avvio delle operazioni di contenimento del cinghiale nella Valle, utilizzando la tecnica della cattura tramite chiusini.

La decisione è stata presa in un incontro ad Assergi nella sede dell’ente Parco. Presenti, oltre al presidente del Parco Arturo Diaconale, al direttore Marcello Maranella e allo staff dell’ente incaricato della problematica, il sindaco di Ofena Mauro Castagna, l’assessore di Bussi sul Tirino Sonia Del Rossi, il tecnico del Comune di Capestrano Domenico Cimetta e gli agricoltori che già nel precedente incontro di Ofena si erano detti disponibili a ospitare le gabbie sui loro terreni. Presenti anche Claudio Petronio dell’Azienda zootecnica Gran Sasso e il presidente Landi, della Cooperativa Aras Marche, Associazione Regionale Allevamenti Alternativi e Selvaggina.

«Gli agricoltori sperimenteranno il percorso di cattura per un anno, contando sul [i]know how[/i] del Parco – è stato sottolineato – e sul sostegno delle amministrazioni comunali che si sono mostrate pienamente solidali. Secondo la norma, le fasi di cattura saranno effettuate sotto la stretta sorveglianza del Corpo Forestale dello Stato e i controlli sanitari della Asl».

Per le fasi successive alla cattura è stata individuata la possibilità «di una promettente sinergia tra la Aras Marche, l’Azienda zootecnica Gran Sasso, gestore del mattatoio di Castel del Monte e il Consorzio Cooperativo di Amatrice che ha illustrato i passaggi operativi e normativi che hanno condotto alla creazione di un’esperienza unica nel suo genere nel territorio di Amatrice, con la creazione di una filiera delle carni di cinghiale». Il tutto sotto la stretta osservanza delle norme che regolamentano le attività di contenimento della fauna selvatica all’interno delle aree protette.