
In merito ad alcune notizie uscite dopo la conferenza stampa di ieri, svoltasi nella sede della direzione regionale per i Beni culturali e paesaggistici dell’Abruzzo, il direttore Fabrizio Magani precisa che «è costante il legame e il confronto con il Comune e gli altri attori della ricostruzione, chiamati ogni giorno a riflettere sul futuro dell’Aquila, che non può prescindere dal patrimonio artistico e monumentale di una città, che è città d’arte».
«Per quanto riguarda il tema del recupero della cinta muraria e dell’area di Porta Barete, quest’ultimo emerso solo ora all’attenzione dei media – aggiunge Magani – si rammenta che, con un protocollo d’intesa sottoscritto con il Comune dell’Aquila nel mese di giugno 2012, si sono avviate le procedure per il restauro e la valorizzazione di un bene monumentale identitario per la città. Concluso da tempo il recupero del tratto di mura di Porta Rivera sono attivi altri cantieri e, per quel che concerne nello specifico l’area di Porta Barete, si sta procedendo ad indagini e verifiche realizzate dalle soprindendenze ai Beni architettonici ed archeologici che assisteranno anche i lavori di demolizione dei fabbricati che insistono nell’area. Queste attività sono propedeutiche e indispensabili per poter valutare in futuro quale strada intraprendere su questo tratto di mura, per il momento non sono state apportate modifiche al regime vincolistico preesistente».