Processo carriole: sit-in, «arrestateci tutti»

«Le carriole sono la nostra storia, arrestateci tutti». Con questo striscione e tre carriole vere, reduci dagli eventi di protesta dei primi mesi del post-sisma del 6 aprile 2009, si è svolto il sit-in del comitato cittadino 3e32 contro il processo in corso al Tribunale dell’Aquila a 7 imputati che parteciparono ad alcune di quelle manifestazioni.
Alle 11.30 l’udienza non era ancora cominciata, in aula dovrebbe essere formalizzata la riunificazione tra due diversi procedimenti aperti su questa vicenda.
A cinque imputati – Alessandro Tettamanti, Marco Sebastiani, Anna Pacifica Colasacco, Antonio Di Giandomenico ed Ezio Bianchi – viene contestato di aver violato sia l’ordinanza sindacale di divieto di accesso nel centro storico in vigore all’epoca dei fatti, sia il regio decreto del 1931 che prevede l’arresto fino a 6 mesi e una sanzione da 103 a 413 euro per «aver promosso una riunione senza averne dato preavviso al questore».
A questi si aggiungono i due imputati del secondo filone, Mattia Lolli e Mauro Zaffiri, insieme allo stesso Di Giandomenico, ex consigliere comunale, che ha a carico due diversi fatti. A loro viene contestata la sola manifestazione non autorizzata.