Legali Parolisi, «Prove smontano prima sentenza»

28 settembre 2013 | 09:56
Share0
Legali Parolisi, «Prove smontano prima sentenza»

«Abbiamo fornito argomentazioni di rilievo e siamo certi che la Corte avrà modo di riflettere. Abbiamo offerto documenti e prove. Nella lunga discussione sono stati presentati elementi importanti con solide argomentazioni per smontare la ricostruzione che fa il giudice di primo grado per cui siamo convinti che l’accusa avrà perplessità». Lo ha detto l’avvocato Walter Biscotti, uno dei legali di Salvatore Parolisi, all’uscita della Corte d’Assise d’Appello dell’Aquila.

L’altro legale, Nicodemo Gentile, ha parlato di tre lettere che Parolisi ha consegnato ai giudici nelle quali «si evince il bene che voleva a Melania». «Ha scelto di produrle – ha spiegato Gentile ai cronisti – per far capire alla Corte che non è colpevole nonostante il difficile rapporto con la moglie alla quale voleva bene. Certo, aveva un’amante e questo è una specie di sport nazionale, ma non sufficiente per poter dire che è un uomo malato e che poteva uccidere la moglie». Ultima udienza lunedì prossimo con le repliche e la camera di consiglio.

Il fratello Michele, «Parolisi merita l’ergastolo» – Salvatore Parolisi «forse oggi ha tentato di farsi uscire qualche lacrima ma poi è stata la solita piagnucolata. Ha dato alla Corte tre lettere che si era scritto con Melania qualche anno fa. Non capisco come non abbia dato quelle che ha scritto dal carcere all’amante alla quale diceva di amarla». Così Michele Rea, fratello di Melania, al termine dell’udienza odierna in Corte d’Assise d’Appello. Michele sottolinea che la sua famiglia rimane convinta del movente legato al famoso ‘imbuto’ tra la moglie e l’amante. «Ha fatto la cosa più tremenda – ha commentato riferendosi all’omicidio della sorella – ha fatto la cosa più vigliacca e pertanto merita la pena massima dell’ergastolo».

Legale famiglia Rea, «Colpevolezza Parolisi rafforzata» – «Al di là dei ruoli, e miei colleghi lo stanno facendo bene, le difese non sono riuscite ad insinuare il dubbio: non ho notato nulla di nuovo eccetto la motivazione della sentenza e il movente». Lo ha detto l’avvocato della famiglia di Melania Rea, Mauro Gionni. «Però il mio pensiero – ha osservato – è che gli elementi sulla colpevolezza di Parolisi ne escono rafforzati perché non sono emerse ipotesi alternative e persone alternative».