Scomparso nel 2011: autopsia e Dna per certezza identità

Il Pm Salvatore Campochiaro, che coordina, con la squadra mobile della Questura di Pescara, le indagini sulla scomparsa di Luigi Di Paolo, impiegato del Comune di Pescara di cui si erano perse le tracce nel gennaio 2011, ha conferito due incarichi al medico legale e anatomopatologo Giuseppe Sciarra, per far luce sui resti umani rinvenuti nella Renault Modus ripescata giovedì scorso dalle acque del fiume Pescara, presso il molo sud del porto commerciale. Nell’auto è stata trovata una fidelity card con il nome dell’uomo.
La decisione del Pm è mira a fugare ogni ragionevole dubbio sul fatto che le ossa rinvenute appartengano al cinquantenne originario di Città Sant’Angelo (Pescara). Gli investigatori propendono per la pista del suicidio. L’uomo era depresso per la morte della moglie. Della scomparsa di Luigi Di Paolo si occupò anche la trasmissione di Rai Tre “Chi l’ha visto”.