Gentile: «Chiediamo un giudizio equilibrato»

30 settembre 2013 | 12:53
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Gentile: «Chiediamo un giudizio equilibrato»

di Claudia Giannone

Il terzo round dell’udienza che vede indagato Salvatore Parolisi per l’omicidio della moglie Melania Rea è terminato: ora toccherà alla Corte riunirsi per la sentenza, che è prevista per le ore 16, salvo imprevisti.

Ma alle ore 11:45, è l’avvocato Nicodemo Gentile ad uscire dall’aula per concedere alcune dichiarazioni alla stampa.

«Abbiamo precisato solo alcuni argomenti – ha esordito l’avvocato – e abbiamo ribadito l’esistenza di ragionevoli dubbi. Ormai la discussione era stata approfondita. Abbiamo chiesto ancora una volta alla Corte un giudizio sereno ed equilibrato. Abbiamo chiesto di entrare in molte situazioni che sono rimaste lì come domande aperte sulla prova scientifica, sul movente, sul vilipendio di cadavere».

«Abbiamo chiesto un giudizio equilibrato, che possa dare a Parolisi, qualora la Corte dovesse accedere all’ipotesi della colpevolezza, una pena anche giusta, proporzionata anche al tipo di delitto. È stato un delitto d’impeto – ha aggiunto Gentile – ed è giusto che venga valutato anche questo tipo di situazione. Un omicidio d’impeto toglie l’accusa di premeditazione».

«La decisione di primo grado è stata soprattutto di cuore, e non di testa. Inoltre – ha concluso l’avvocato – noi siamo convinti che il vilipendio è l’elemento più difficile».

La Corte d’Assise d’Appello dell’Aquila, chiamata a giudicare l’ex caporlamaggiore dell’Esercito Salvatore Parolisi condannato all’ergastolo per l’omicidio della moglie Melania, è ancora in camera di consiglio, quando sono ormai trascorse sette ore e mezza. Il verdetto, stando a fonti non ufficiali ma comunque attendibili, potrebbe essere emesso dopo le 19.30.