Parolisi: condanna ridotta a 30 anni

30 settembre 2013 | 20:26
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Parolisi: condanna ridotta a 30 anni

Salvatore Parolisi condannato a 30 anni.

Questa la sentenza emessa poco prima delle 20.30 dalla Corte d’Assise d’Appello dell’Aquila a carico di Salvatore Parolisi che ha ridotto la condanna all’ergastolo decisa in primo grado.

All’ex caporalmaggiore dell’Esercito, accusato di aver ucciso la moglie Melania Rea con 35 coltellate il 18 aprile 2011, è stato riconosciuto lo sconto di pena di un terzo per aver scelto di essere giudicato, già in primo grado, con il rito abbreviato. Diminuita l’aggravante del vilipendio mentre è rimasta la crudeltà.

«A Parolisi la Corte ha inoltre deciso di togliere l’isolamento diurno.» Questo, almeno, il primo commento tecnico dell’avvocato Mauro Gionni, legale della famiglia Rea. La giovane donna di Somma Vesuviana era stata uccisa nel bosco di Ripe di Civitella (Teramo).

La Corte era presieduta da Luigi Catelli, a latere Armanda Servino. Il procuratore generale Romolo Como aveva chiesto la conferma dell’ergastolo.

I sei giudici non togati sono usciti tutti insieme dalla Corte d’Appello. Ovviamente inutile chidere loro un commento ma una frase ad uno di essi é scappata: «E’ stata dura», ha detto.

La condanna inflitta a Salvatore Parolisi «spero sia un esempio per analoghi delitti». Lo ha detto Michele Rea, fratello di Melania. «Ci abbiamo sempre sperato, abbiamo sempre lottato per tutto questo – ha aggiunto – e abbiamo sempre creduto nella giustizia che finalmente sia arrivata».

Michele, che alla lettura del dispositivo si è abbracciato con la madre e che con lei ha pianto lungamente, ha parlato di «una condanna pesante. Per noi è stata una liberazione. C’è stata un’attesa snervante. Oggi – ha concluso – è stata una delle giornate più lunghe della mia vita. E’ stata una sconfitta per tutti ma una vittoria per la giustizia».

«Eravamo sicuri di questo esito ma c’è rammarico di non sapere la verità e c’è una tristezza generale per tutto quello che è successo». Lo ha detto Gennaro Rea, zio di Melania, commentando la condanna inflitta a Salvatore Parolisi. «Per noi – ha aggiunto – non è assolutamente una vittoria. Alla lettura della sentenza non abbiamo avuto nessuna emozione, ma solo tristezza per non avere più Melania».