Operazione polizia contro sfruttamento prostituzione

La squadra mobile della Questura di Pescara sta eseguendo dall’alba di oggi sette misure cautelari a carico di cittadini italiani e romeni, componenti di una pericolosa gang specializzata nel favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione, lesioni, estorsione e minacce.
Le misure cautelari sono state emesse dal Gip del Tribunale di Pescara, Maria Michela Di Fine. All’operazione stanno partecipando cinquanta uomini, fra cui anche agenti della Questura di Chieti, coordinati dal vice Questore Pierfrancesco Muriana.
L’inchiesta è nata per stroncare il fenomeno criminale della gestione della prostituzione nella zona sud di Pescara, dove negli ultimi tempi si sono verificati episodi molto gravi quali aggressioni e risse, finalizzate all’ottenimento del pagamento, da parte delle prostitute non controllate dalla banda italo-romena, di una tassa di occupazione del territorio.
Decisive, ai fini delle indagini, sono risultate le denunce di alcune prostitute. «Ora – ha spiegato il capo della Squadra Mobile, Pierfrancesco Muriana – seguirà una seconda fase, ovvero quella preventiva. Attraverso appostamenti abbiamo girato filmati e fatto foto rilevando i clienti a cui invieremo a domicilio le contestazioni dove i clienti stessi siano stati identificati e dove non c’è la sicurezza, convocheremo in Questura i proprietari dei veicoli per chiedere chi era alla guida. Questo – ha aggiunto – per combattere il fenomeno della prostituzione sul versante della domanda, cercando di limitare l’offerta e ridurre la domanda, sapendo che questa è una lotta eterna fino a quando non cambierà la legislazione».
Il vicequestore Alessandro Di Blasio, dirigente delle Volanti, ha poi spiegato che dal primo maggio al 30 settembre scorso sono stati effettuati 66 servizi antiprostituzione, con 488 sanzioni comminate ai danni delle prostitute. Per i clienti le multe vanno dai 300 a 500 euro e per le prostitute dai 25 ai 300 euro.