
Va all’ad di Fiat, il teatino Sergio Marchionne, la Medaglia Aprutium 2013: l’onorificenza conferita ogni anno dall’ufficio di presidenza del Consiglio Regionale dell’Abruzzo «agli abruzzesi che con la loro attività hanno onorato la terra di Abruzzo».
{{*ExtraImg_164320_ArtImgRight_300x177_}}La cerimonia si è svolta oggi a L’Aquila in una seduta solenne del Consiglio Regionale. Il riconoscimento è andato a Marchionne «per aver onorato la terra d’Abruzzo con la sua prestigiosa attività grazie alla quale la Fiat è divenuta una azienda riconosciuta in tutto il mondo».
Il presidente del Consiglio Regionale, Nazario Pagano, ha sottolineato i legami del gruppo Fiat con il territorio, accennando alla recente visita dell’Ad del Lingotto allo stabilimento Sevel in Val di Sangro, ma anche il legame personale di Marchionne che «già nominato amministratore delegato si presentò nella filiale teatina quasi in incognito». «Non si trattava di una visita di controllo aziendale – ricorda Pagano – ma di un viaggio nelle sue memorie di infanzia». Era la filiale dove il padre aveva acquistato la sua prima auto «No, non una 600, era una 500», precisò lo stesso Marchionne.
{{*ExtraImg_164321_ArtImgRight_300x186_}}Nel suo intervento in Consiglio, Pagano ha presentato Marchionne ripercorrendo tutte le tappe della sua vita, a partire dalla comunità familiare «con un esercito di zii e parenti a Cugnoli», quindi alla decisione della famiglia di lasciare l’Abruzzo: «una storia come tante di emigrazione».
Parlando delle sfide che affronta oggi il gruppo Fiat-Chrysler, ha sottolineato «la complessità estrema del mondo nel quale Marchionne si muove», ed ha ricordato l’investimento da 700 milioni in 5 anni annunciato «non più di tre mesi fa» per lo stabilimento di Atessa, «davvero una bella notizia».
{{*ExtraImg_164322_ArtImgRight_300x192_}}Marchionne «ci ha dato fiducia con l’investimento ad Atessa e cercheremo di ripagarlo», ha sottolineato il governatore della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi. L’ad di Fiat, ha aggiunto Chiodi, «ha rappresentato e esaltato nel mondo l’essenza più pura e nobile» del suo essere abruzzese, «ha una idea poco italiana delle relazioni industriali, non ama i riti della concertazione, si dice che sia brusco nei modi come molti di noi abruzzesi, perché vuole decisioni veloci e pratiche, non bizantine».
«Sono così tanti i meriti che voi oggi attribuite ad un uomo solo, ma nulla di tutto ciò che Fiat è stata in grado di fare sarebbe stato possibile senza il contributo di altre centinaia di migliaia di persone nel mondo che ogni giorno alimentano questa azienda con la loro passione e le loro qualità, umane e professionali», ha commentato Marchionne ricevendo la medaglia Aprutium. «Per me – ha sottolineato – è un onore accettare questo premio a nome loro, dei 300mila lavoratori di Fiat, Chrysler e Cnh Industrial».
Fiat, ha sottolineato Marchionne, «è in grado di reagire alla crisi senza lasciarsi sopraffare». Una strategia che consentirà anche «di avviare nuove produzioni negli stabilimenti italiani destinate a servire i mercati di tutto il mondo». Si tratta, ha concluso l’ad di Fiat, «di un atto di coraggio contro il declino. E’ un gesto di fiducia verso il futuro».
Marchionne ha poi parlato del carattere degli abruzzesi, «mai visto uno arrendersi», per lanciare un messaggio al Paese. Non ho mai visto un abruzzese, ha detto l’ad di Fiat, «aspettare che arrivasse un salvatore da chissà dove a regalargli un domani migliore. Gli abruzzesi cadono e si rialzano da soli, non perdono tempo a lamentarsi, ma fanno, producono, ricostruiscono». «Credo che questo – ha concluso – sia l’atteggiamento di cui ha bisogno l’Italia oggi».
I COMMENTI
L’intervento di D’Alessandro (Pd) – «Sogno un furgone Ducato che una volta uscito dagli stabilimenti di Atessa, poi rimanga qui in Abruzzo per la sue successive trasformazioni in molteplici applicazioni industriali. Un Ducato diventa autoambulanza, diventa camper, diventa minibus, oltre a infinite altre modalità di utilizzazione. Lo dobbiamo e possiamo fare qui, in Val di Sangro. Noi vogliamo industrializzare la trasformazione del Ducato in Abruzzo: questa è la nostra proposta». Lo ha detto il Capogruppo del PD Camillo D’Alessandro, nel suo intervento durante la cerimonia di consegna della Medaglia Aprutium a Sergio Marchionne.
«Assumiamo l’impegno che mai più possa accadere di non inserire quale infrastruttura strategica prioritaria il completamento della FondoValle Sangro. Noi – ha continuato D’Alessandro rivolgendosi a Marchionne – le garantiamo il diritto alla velocità degli spostamenti e ci candidiamo a essere il primo partner industriale della Fiat».
D’Alessandro, infine, ha chiesto in modo diretto a Marchionne di aprire la seconda fase delle relazioni sindacali in Italia. «Dopo lo scontro – ha concluso l’esponente del PD – dopo i pronunciamenti della Corte costituzionale, dopo la chiarezza delle posizioni, nel rispetto della volontà della maggioranza dei lavoratori e dei contratti sottoscritti, nel rispetto del diritto alla rappresentanza sindacale, lei può riannodare il filo spezzato».
Naufragio: minuto silenzio Consiglio Abruzzo con Marchionne – «In questa bella festa mi hanno appena comunicato una notizia terribile». Così il presidente del Consiglio regionale dell’Abruzzo, Nazario Pagano, ha annunciato oggi il drammatico naufragio di Lampedusa nel corso della seduta solenne dell’assemblea legislativa convocata per assegnare la Medaglia Aprutium all’amministratore delegato di Fiat, Sergio Marchionne. Su invito di Pagano, il Consiglio e tutti i presenti hanno osservato un minuto di raccoglimento subito dopo l’inno nazionale.