Acqua: «Non capisco chi contesta Festival»

4 ottobre 2013 | 15:39
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Acqua: «Non capisco chi contesta Festival»

«Il Festival dell’Acqua rappresenta un momento di confronto su un problema comune che è l’approvvigionamento idrico, un momento che dovrebbe vedere in scena quante più voci possibili, non capisco chi si dissocia». Il vicepresidente di Federutility, Mauro D’Ascenzi, replica così al Forum abruzzese dei Movimenti per l’Acqua che, in vista della Festival, in programma all’Aquila dal 6 all’11 ottobre, ha scritto una lettera a tutti i relatori e ai rappresentanti delle istituzioni per invitarli a dissociarsi dall’iniziativa.

«Le problematiche da affrontare sono tante – spiega D’Ascenzi a margine della conferenza stampa di presentazione del Festival – a partire dal fatto che in Italia ci sia bisogno di 5 miliardi di investimenti l’anno per il sistema idrico e che la distribuzione debba essere regolata in un modo diverso, più equo».

«Trovo giusto – prosegue – cercare ogni occasione di confronto possibile, ma c’é invece chi preferisce restare fuori e attaccare, non tanto per quello che diciamo o facciamo, ma per quello per quello che rappresentiamo. Noi siamo l’associazione di tutti i gestori dell’acqua in Italia, che sono solo per il 3-4% privati. Il che vuol dire che la stragrande maggioranza sono totalmente pubblici e, quelli che non lo sono completamente, sono a maggioranza a controllo pubblico».

«Questa manifestazione – aggiunge – ha avuto l’adesione del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano al quale si può imputare tutto meno che non sia una persona che verifica con attenzione prima di aderire. Non è giusto fare critiche in nome della democrazia sarebbe invece opportuno, anziché restare fuori e criticare, intervenire e partecipare al dibattito».