Ricostruzione L’Aquila: «I soldi sono finiti»

6 ottobre 2013 | 19:28
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Ricostruzione L’Aquila: «I soldi sono finiti»

«I fondi per finanziare progetti di ricostruzione già cantierabili sono finiti. Nella riunione di domani entrerà nel vivo la discussione con il Governo sulla legge di stabilità in riferimento alla copertura finanziaria per la ricostruzione». L’assessore comunale dell’Aquila alla ricostruzione, Pietro Di Stefano, commenta così l’incontro in programma domani a Roma con i rappresentanti del governo per affrontare la complessa problematica della copertura dei fondi per la ricostruzione nei prossimi anni.

Al confronto sarà presente anche il sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente e dall’altra parte, tra gli altri, il vice ministro dell’Economia Stefano Fassina e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri, Giovanni Legnini.

«All’ordine del giorno – ha spiegato Di Stefano – c’è anche la tematica legata al factoring, cioè quello strumento che attraverso una intesa con un pool di banche ci permetterà di vedere anticipati subito il miliardo e 200 milioni di euro spalmati nei prossimi sei anni con tranche di 200 milioni l’anno».

I fondi sono stati stanziati grazie all’aumento delle accise sulle marche da bollo. La proposta al Governo del Comune dell’Aquila prende spunto sul pacchetto per L’Aquila messo a punto dall’economista statunitense Warren Mosler, il quale ha partecipato a fine giugno ad un incontro con la struttura tecnica di Fassina.

«L’operazione dell’anticipo del miliardo e 200 milioni sulla quale abbiamo avuto già garanzie dal Governo ci permetterà di coprire le esigenze del 2013, poi dovremo verificare le intenzioni dell’esecutivo sul patto di stabilità, legge nella quale devono essere previsti i fondi per i prossimi anni – ha continuato Di Stefano – Secondo quanto stimato all’Aquila nei prossimi cinque anni occorrono dieci miliardi di euro, di cui sei per il cronoprogramma sulla ricostruzione del centro storico dell’Aquila e il resto per i comuni del cratere del terremoto». «In 10 mesi sono partiti lavori per complessivi un miliardo e 150 milioni di euro – ha spiegato ancora Di Stefano – ora sono in funzione i cantieri già avviati e potranno partire gli interventi già finanziati. Per il resto siamo fermi: il Governo domani dovrà indicarci la strada che comunque passa per la legge di stabilità».