
di Alessia Lombardo
Mini discarica dinanzi i cassonetti della raccolta differenziata. È l’immagine restituita in uno spiazzo della zona ovest della città nel popoloso quartiere di Pile a pochi metri dal Progetto Case di Sant’Antonio, dove c’era, fino a qualche tempo fa, la pensilina dell’autobus.
Nonostante l’apposito cassonetto bianco destinato alla carta, aumenta sempre più il volume cartoni, giornali e scatole di varia dimensione. Spuntano tra la massa di spazzatura anche un mini carrello per la spesa, un contenitore per pittura e una stufa elettrica.
La mini discarica, balzata agli occhi degli stessi abitanti del quartiere già da qualche settimana, nonostante i cassonetti siano stati vuotati nei giorni scorsi, resta ancora lì e sembra destinata a crescere.
Se da un lato si può parlare di cittadini poco [i]green[/i], dall’altro ci si chiede perché quando si raccolgono differenziata e rifiuti misti (resta ancora un cassonetto classico, come si può vedere dalla foto) la massa di spazzatura non venga presa in considerazione. Eppure non è che passi inosservata.