
«La scomparsa di Donatella Tellini, sottratta all’affetto dei suoi cari e delle tante persone che l’hanno amata e stimata, ci rende tutti più poveri». Questo il commento del sindaco dell’Aquila Massimo Cialente alla notizia della scomparsa di Donatella Tellini.
«È stata una grande donna Donatella – ricorda Cialente – colta e sensibile, intelligente e idealista, sempre appassionata, combattiva, sempre rispettosa del pensiero e delle idee altrui. Insegnante, ma anche impegnata in politica, sempre in prima linea in battaglie di civiltà, di progresso, di libertà. Negli anni ha fondato realtà in primo piano per la tutela dei diritti e della persona come l’Aied (Associazione italiana per l’educazione demografica), il Centro Antiviolenza e la Biblioteca delle donne. Un impegno portato avanti, anche nei momenti più duri del confronto, con eleganza e con il sorriso». «Quello che lascia, oltre alle tante conquiste di civiltà, è ciò che più conta per le generazioni future: l’esempio. Il mio cordoglio per la sua scomparsa – ha concluso il sindaco – è quello della Municipalità tutta, che oggi piange la perdita di una persona splendida. Alla sua famiglia le più sentite e commosse condoglianze da parte mia e dell’intero esecutivo».
«La scomparsa di Donatella Tellini mi rattrista e mi addolora», sottolinea la senatrice aquilana Stefania Pezzopane, descrivendola come «Una grande donna, che ha sempre lottato tenacemente per tutte le altre donne e che ne sostenuto i diritti, grazie al suo impegno con l’Aied».
«Con lei – aggiunge la senatrice – ho condiviso la mia prima candidatura al Comune dell’Aquila con Convenzione Democratica ed insieme abbiamo portato avanti tanti progetti. La ricorderò sempre come un modello e un esempio di impegno civile e politico».
Cordoglio è stato espresso anche dall’assessore comunale Fabio Pelini. «Con Donatella Tellini – ha sottolineato l’assessore – se ne va una voce preziosa del mondo laico aquilano. Sue la nascita dell’Aied, del Consultorio, le lotte al fianco delle donne, degli svantaggiati, delle vittime di guerra. Ricordo ancora il suo digiuno per le vittime dell’ex Jugoslavia, quando i microfoni di Radio Città Futura trasmettevano, quotidianamente, i dolori di un popolo tanto vicino a noi e pure abbandonato a se stesso. Lei era lì, a combattere con le sue armi. Come sempre, con il suo pensiero aperto e sottile. Sono passati vent’anni da quel digiuno e la città, il Paese, l’hanno apprezzata come voce ferma e competente in tantissime altre iniziative, non ultima la nascita della Casa della Donna, a L’Aquila, dopo il terremoto.
Ha affrontato con grande dignità anche la malattia che ce l’ha portata via. Tante altre cose avrebbe voluto dirci, ne sono certo. Ma sono anche certo che, per quanto pesante, l’eredità che ha lasciato sarà ottima guida per percorrere, a testa alta, infinite altre battaglie. Un forte abbraccio va al figlio di Donatella e al compagno, Giuseppe».
«Con la sua perdita – aggiunge il segretario Prc L’Aquila ‘Circolo A Casamobile, Goffredo Juchich – in città viene meno una figura di grandissimo spessore nella difesa dei diritti delle donne e delle categorie più deboli della popolazione. Grazie all’impegno generoso e infaticabile di attiviste come Donatella, donne giovani e meno giovani hanno sempre trovato una porta aperta per affrontare, non più sole, i tanti problemi della vita. La ricordiamo nelle numerose esperienze associative e di impegno civile in cui con coraggio e passione ha militato nel corso degli ultimi trent’anni, dall’Aied ai centri antiviolenza, sempre per ribadire il diritto di piena cittadinanza delle donne contro ogni forma persecutoria e di violenza. Il circolo Prc L’Aquila “A Casamobile” si stringe al compagno Giuseppe, al figlio e alla famiglia in un abbraccio solidale, auspicando che l’amministrazione comunale sappia ricordarla in modo adeguato».
Il ricordo è arrivato anche da Appello per L’Aquila.«Donatella Tellini – si legge – ci ha lasciato, con la discrezione e la sobrietà che hanno caratterizzato tutta la sua vita. Ha combattuto con coraggio e dignità la sua ultima battaglia, nella consapevolezza che l’avrebbe persa. Eppure, leggera e sorridente, ha partecipato fino a pochi giorni fa alle riunioni delle donne, si è occupata del Centro Antiviolenza e della ‘sua’ Biblioteca della donna, dal nome danzante, ‘Melusine’ ».
IlCapoluogo.it si unisce al dolore della famiglia.
I MESSAGGI DI CORDOGLIO
ARCIGAY MASSIMO CONSOLI L’AQUILA: «Arcigay Massimo Consoli L’Aquila piange la prematura dipartita della compagna di lotte sociali Donatella Tellini, donna simbolo della lotta femminista, figura fondamentale per il Centro Antiviolenza cittadino e amica. In una realtà piccola come quella aquilana, ogni singola persona che abbia il coraggio di smuovere le coscienze, attraverso iniziative come quelle del Centro Antiviolenza “Biblioteca delle donne melusine”, merita tutto il rispetto e la riconoscenza di chi ogni giorno persegue obiettivi di carattere sociale, della cittadinanza e delle stesse istituzioni. Grazie di tutto».
DONNE DEMOCRATICHE L’AQUILA: «Una donna intelligente, colta, sensibile, appassionata. Il sorriso e la fermezza, il garbo e la forza: questo e molto di più era Donatella Tellini, donna da sempre impegnata in battaglie di civiltà e progresso, da sempre solidale e vicina a tutte le donne. Con profonda tristezza abbiamo accolto la notizia della morte di una persona eccezionale; ai suoi cari e a coloro che le volevano bene l’abbraccio delle democratiche della provincia dell’Aquila. Ciao Donatella».
ASSESSORI LEONE, IORIO E DI GIOVAMBATTISTA E CONSIGLIERE SANTILLI – «Donatella Tellini è stata per noi donne un esempio di combattività e di lungimiranza. La sua perdita lascia in città un vuoto incolmabile. Da sempre impegnata nelle battaglie a fianco delle donne, la ricordiamo per la sua tenacia, per il suo quotidiano impegno con l’Aied, la Biblioteca della donne e il Centro antiviolenza. Sono state numerose le aquilane che hanno potuto usufruire dei servizi che lei ha voluto caparbiamente nella nostra città e che hanno lasciato un segno indelebile. È stata una grande amica, una donna sensibile, attenta e appassionata, stimata da tutti, sempre in prime linea, con grande generosità e altruismo, nelle battaglie civili e politiche, a sostegno dei diritti».