
«Verificare lo stato di attuazione delle raccomandazioni contenute nel rapporto Ocse – “L’azione delle politiche a seguito di disastri naturali: aiutare le regioni a sviluppare resilienza. Il caso dell’Abruzzo post terremoto” – discutendone con i protagonisti del mondo imprenditoriale, associativo e politico regionale. E’ questo l’obiettivo del workshop che il prossimo 15 ottobre a Castelli (Te) vedrà riuniti i partner del Comitato Abruzzo – composto da Confindustria, Cgil, Cisl e Uil – che hanno beneficiato del cofinanziamento del Fondo sisma istituito all’indomani del terremoto del 2009». A comunicarlo è il Comitato Abruzzo.
«Una giornata all’insegna della riflessione – si legge nella nota – applicata alle dinamiche progettuali e all’indotto generato dalle attività in corso, e di ricognizione sul recepimento delle raccomandazioni fornite dall’Ocse e dall’università di Groningen che vedrà impegnati, nella cornice della sede di Iciet Engineering – azienda edile specializzata nel restauro e nella conservazione dei beni storici e artistici beneficiaria, tra le altre, del finanziamento – amministratori locali e regionali, vertici delle associazioni datoriali e sindacali, delle Destination Management Company del turismo, dei Poli di innovazione, giornalisti, autorità militari, e rappresentanti delle aziende i cui progetti sono stati cofinanziati dal Fondo Sisma in ragione della loro capacità di creare crescita, occupazione ed innovazione. L’evento costituisce anche un’occasione per il Comitato Abruzzo, organo preposto al controllo e al monitoraggio dei progetti, di valutare l’andamento e l’evoluzione dei singoli programmi».
«Nel corso della giornata di lavoro – si legge ancora nella nota – gli invitati si suddivideranno in gruppi di lavoro per discutere di “Strategia di innovazione regionale del sistema produttivo”, “Miglioramento dell’utilizzo del patrimonio culturale e ambientale e della strategia di sviluppo turistico integrato e sostenibile” e “Nuovo sviluppo dell’Aquila post terremoto: la città intelligente”. Ogni partecipante, in ragione del suo ruolo e della sua storia, potrà fornire un contributo operativo allo studio dell’Ocse – già presentato lo scorso I marzo nel corso di un Forum pubblico all’Aquila – realizzato con l’obiettivo di garantire la sostenibilità dell’economia locale e fornire opzioni strategiche affinché l’Abruzzo possa riprendersi dal disastro ed emergere più forte di prima».