
«Per l’Autostrada Adriatica è necessaria la terza corsia che oggi si ferma ad Ancona». Gianni Chiodi è intervenuto questa mattina all’incontro che l’Associazione Italiana Società Concessionarie Autostrade e Trafori (Aiscat) e la Polizia Stradale stanno tenendo in Abruzzo.
Il presidente della Regione ha poi proseguito dicendo che «Si deve superare la resistenza del concessionario autostradale, che avanza motivi di economicità dell’intervento.
Anche perché la terza corsia oltre che l’Abruzzo interessa la Puglia, che è un bacino non di poco conto. E siccome non si può bypassare la nostra costa per collegare il Centro-nord con la Puglia, noi stiamo lavorando perché si arrivi a questo risultato».
«In Abruzzo come sistema autostradale non siamo messi male, discorso diverso per le ferrovie – ha osservato Chiodi – ma sappiamo che ora ci giochiamo una carta importante per mantenere
questo nostro livello di competitività per gli anni a venire».
A cominciare proprio dal fronte ferroviario: «Non possiamo accettare che l’ammodernamento e la velocizzazione della linea ferroviaria possa interessare la sola costa tirrenica. Abbiamo già subito in passato una menomazione con i corridoi Europei, pur avendo in quel periodo l’Italia la guida della Ue. Ora non possiamo accettare che l’alta velocità si fermi ad Ancona, ma deve arrivare fino a Bari, passando quindi per l’Abruzzo».
Tornando sul tema delle autostrade Chiodi ha voluto lanciare la sua richiesta: «L’autostrada A24-A25 in questi anni è stata messa fortemente sotto stress da eventi calamitosi. Ed ha dimostrato nei momenti difficili come quelli del terremoto di essere fondamentale per muovere rapidamente mezzi e aiuti. Noi dobbiamo preservare questa funzionalità anche per gli anni futuri. Dalla legge di stabilità ci attendiamo molto in questo senso».