Interrogata l’investitrice, «Abbagliata da un’auto»

14 ottobre 2013 | 16:52
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Interrogata l’investitrice, «Abbagliata da un’auto»

Con la luce intensa di un camion che le stava dietro, poi le luci abbaglianti di una macchina che proveniva in senso contrario. E’ questo lo scenario di cui si è trovata a viaggiare S.P., 49 anni, indagata per l’investimento di Bondoc Dumitru Mitica, rumeno di 27 anni.

Accompagnata dagli avvocati Ferdinando e Manuela Paone, la donna, che deve rispondere di omicidio colposo e omissione di soccorso, si è fatta interrogare dai carabinieri del colonnello Carmine Caracciolo, della sezione di polizia giudiziaria dell’Arma presso la procura della Repubblica di Bazzano e dal pm, Fabio Picuti, per chiarire ancora una volta quanto accaduto nella maledetta notte di martedì quando senza accorgersene ha travolto il giovane residente a Paganica e impiegato al canile di Bazzano.

L’indagata, che lavora alla Rsa di Fontecchio, ha nuovamente ribadito la versione già raccontata ai carabinieri della stazione di Paganica negli stessi momenti in cui si è costituita, dopo essere stata avvertita dal marito che inconsapevolmente poteva essere lei il pirata della strada che aveva travolto e ucciso il giovane romeno che camminava a piedi lungo via Onna.

La donna ha raccontato come durante la marcia fosse seguita da un camion la cui luce piuttosto forte si rifletteva nello specchietto retrovisore e come a un certo punto la visibilità fosse stata maggiormente compromessa dall’arrivo nel senso contrario di marcia da una macchina che aveva azionati i fari abbaglianti. Una situazione in cui la donna si sarebbe sentina smarrita proprio nel tratto in cui il giovane a piedi stava percorrendo lo stesso tratto di strada e nella stessa direzione di marcia della Fiat Punto di proprietà dell’indagata.

La donna ha anche raccontato che il tratto in cui si è verificato lo strano urto è stato più volte controllato non soltanto da lei ma anche dalla figlia, durante il tragitto di riaccompagnamento a casa a Onna di un’amichetta della ragazzina. Il caso ora passa nelle mani dei consulenti di parte.

[i]Fonte: Il Messaggero[/i]

[i]Articolo di Marcello Ianni[/i]