Ricostruzione, sindacati alzano la voce

14 ottobre 2013 | 16:57
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Ricostruzione, sindacati alzano la voce

«Entro pochi giorni verrà approvata la Legge di Stabilità, una legge di fondamentale rilevanza per il Paese e di vitale importanza per gli aquilani e gli abruzzesi. Dopo quattro anni, infatti, le istituzioni e la politica ai livelli più alti, il Governo e il Parlamento, dovranno dire se la ricostruzione del territorio distrutto dal terremoto del 2009 è veramente, come più volte dichiarato, una priorità nazionale, che merita di essere affrontata quindi con le risorse e gli interventi necessari». Lo affermano in una nota congiunta inviata alla presidenza del Consiglio dei Ministri i portavoce provinciali di Cgil, Cisl e Uil.

«Negli ultimi giorni all’Aquila e in Abruzzo – prosegue la nota – abbiamo ascoltato dichiarazioni rese per ribadire, ancora una volta, che priorità nazionale vuol dire che Governo e Parlamento sono impegnati a trovare le risorse economiche necessarie per continuare il processo che così faticosamente si è avviato nella città dell’Aquila e nei Comuni del cratere. E’ arrivato però il momento di avere delle certezze per consentire, a quattro anni e mezzo dal terremoto, a chi attende ancora di tornare nella propria casa, a chi cerca un lavoro, a chi manda i figli in scuole provvisorie e a chi vive di un sussidio di vedere una soluzione in tempi ragionevoli e di sperare quindi in una positiva prospettiva di futuro nella propria vita ed in quella delle future generazioni».

«Siamo consapevoli, da sindacalisti e da cittadini, – si legge sempre nella nota – delle difficoltà che colpiscono il nostro Paese e viviamo quotidianamente i drammi della crisi che lo coinvolge. Tuttavia sostenere che la ricostruzione è una priorità nazionale vuol dire affermare che vi è il bisogno di interventi che abbiano il carattere dell’immediatezza e che, come più volte abbiamo sottolineato, siano in grado di assicurare certezza di risorse e costanza nelle erogazioni. E’ su questa coerenza e, pertanto, sulla capacità di dare risposte chiare e concrete, che il Governo, unitamente all’intera classe politica, territoriale e nazionale, si gioca la sua credibilità. E’, in sostanza, sulla capacità di dare certezze ai cittadini aquilani e dei comuni del cratere che le tutte istituzioni mettono sul piatto la loro reputazione».

Cgil Cisl e Uil, nel «valutare i contenuti degli interventi di questi giorni», anticipano che «non resteranno a guardare e che, se necessario, non esiteranno a chiamare a raccolta la città e tutto il territorio colpito dal sisma». In assenza di «risposte adeguate», pertanto, «avvieranno la mobilitazione, e ciò per far capire a tutti, ad iniziare dal Governo e dal Parlamento, che questo pezzo d’Italia ha il diritto di vivere e di avere una speranza di futuro».

«Sia chiaro a tutti – concludono i sindacalisti – che questa città e questo territorio non si sono rassegnati, continueranno a battersi e lo faranno tenacemente impegnando anche maggiori energie rispetto al passato».