
«Servizi virtuali all’ex Arssa, dove le nuove attività sbandierate dall’assessore regionale all’agricoltura, Mauro Febbo, previste dalla Legge regionale n.29 del 2011, sono tutt’altro che operative. Qui è tutto in alto mare», così bacchetta Francesco Paciotti, assessore comunale all’agricoltura e al lavoro dopo una visita nella sede dell’ex Arssa in un comunicato.
«Il personale – continua – sopravvissuto allo smantellamento dell’Agenzia regionale, non è stato nemmeno assegnato ai nuovi incarichi, semplicemente perché i due servizi sono ancora nel limbo delle pie intenzioni».
L’ex Arssa, una struttura importante per la Marsica che , commenta Paciotti, «poteva essere ristrutturata per supportare al meglio il cuore pulsante dell’economia fucense e abruzzese».
Quest’ultimo corrisponde al 2% del Pil regionale e, afferma l’assessore comunale, «al momento c’è un solo dirigente in servizio attivo, del secondo non si vede traccia, e i lavoratori stanno svolgendo compiti provvisori».
Questa la replica, di fronte a tale accuse, dell’assessore Febbo: «Invece di provare a scaricare le sue responsabilità su altri, dovrebbe fare il [i]mea culpa[/i] e spendere le sue energie affinché lo sbandierato nuovo corso che doveva partire due anni or sono, quattro mesi dopo il discutibile smantellamento di questo importante presidio, giunga finalmente alla meta per dare un sostegno al territorio in gravi difficoltà».
«I due servizi in lista d’attesa dal 201 – conclude – dovrebbero avere il compito di gestione e controllo del suolo e del territorio, di tutela e gestione del patrimonio boschivo, della competitività e della [i]green economy[/i] per dare supporto al comparto dell’agroalimentare. L’assessore boccia anche i trasferimenti forzati dei 19 lavoratori da Avezzano a L’Aquila senza rispettare alcune norme previste dalle leggi che hanno fatto scattare contenziosi e ricorsi».
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