Fondi europei, Abruzzo a rischio tagli

15 ottobre 2013 | 12:37
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Fondi europei, Abruzzo a rischio tagli

«L’Abruzzo nella prossima programmazione dei Fondi strutturali europei 2014-2020 andrebbe a beneficiare di risorse fortemente inferiori rispetto all’attuale ciclo di programmazione 2007-13». E’ quanto sostiene in una lettera aperta indirizzata al presidente della Regione Gianni Chiodi il presidente di Confindustria Abruzzo Mauro Angelucci. «Ciò – spiega Angelucci – nonostante la nostra regione sia stata inserita nel nuovo Obiettivo ‘Transizione’, come riconoscimento del fatto che l’Abruzzo, dopo essere uscito dal Mezzogiorno, non sia riuscito a ‘decollare’ definitivamente portando a compimento il proprio sviluppo».

Per Angelucci «il fatto che l’Abruzzo, quale regione in obiettivo Transizione, vada ad ottenere minori risorse rispetto alle regioni più competitive risulta assolutamente paradossale».

«Ricordo peraltro – aggiunge – come questa organizzazione così come la stessa Regione, avesse perseguito con forza l’inserimento dell’Abruzzo nell’obiettivo ‘Transizione’, proprio al fine di ottenere maggiori risorse. Nel merito, il problema nasce dall’applicazione dei criteri per la ripartizione delle risorse tra i vari obiettivi, già concordati in seno all’Unione europea (Competitivita’, Convergenza, Transizione). Da una nostra simulazione, applicando tali criteri, il nostro territorio avrebbe quindi risorse di gran lunga minori addirittura rispetto alle regioni dell’Obiettivo Competitività e inferiori di circa un terzo rispetto a quelle in Convergenza. All’Abruzzo infatti, sempre secondo la nostra simulazione, spetterebbero circa 434 milioni di euro, rispetto ai 662 milioni euro dell’attuale ciclo. Considerando che i fondi europei, di cui è anche diminuita la quota di cofinanziamento nazionale dal 60 al 50%, risultano essere al momento gli unici fondi certi a disposizione per lo sviluppo, riteniamo la situazione veramente di estrema gravità».

Confindustria chiede pertanto che «venga attivata al più presto un’azione a tutti i livelli politici e istituzionali per scongiurare» che si verifichi quanto prospettato. «Sarà pertanto necessario intervenire immediatamente a livello europeo, per verificare la possibilità di modificare i criteri di ripartizione delle risorse. Nel ritenere che comunque tale possibilità sia estremamente difficile, si dovrà quindi intervenire anche a livello di governo italiano per cercare di compensare le minori risorse sia con un aumento significativo del cofinanziamento nazionale, sia con una maggiorazione per l’Abruzzo del Fondo di Sviluppo e Coesione nazionale (Fsc)».

«Ulteriore compensazione – si legge sempre nella lettera di Confindustria – potrebbe essere rappresentata dall’inserimento dell’Abruzzo nel Piano operativo nazionale (Pon) e specificatamente in alcune sue misure strategiche da individuare. Si chiede pertanto un incontro per discutere sulla materia, confermando che questa organizzazione si mette a disposizione per qualsiasi azione utile a finalizzare al meglio quanto si deciderà di intraprendere al riguardo».