
di Alessia Lombardo
Varato nei giorni scorsi, il Piano anticorruzione del Comune dell’Aquila è destinato (si spera) a fare scuola in Italia. Già in vigore, nonostante l’obbligatorietà della scadenza fissata al primo febbraio 2014, nell’ambito della complessa fase di ricostruzione post-sisma, il piano ha una valenza triennale (poi richiederà l’aggiornamento) ed è diviso in tre parti. Riguarderà tutti i settori pubblici, avvocatura compresa, sul [i]leitmotiv[/i] dell’anticorruzione, non soltanto economica, e sull’imparzialità (alla base dell’etica) per consolidare il legame di fiducia tra operatori pubblici e cittadini.
Il piano, al quale saranno allegati il piano della trasparenza e il piano della legalità, sarà anche accompagnato da un codice di comportamento per i dipendenti pubblici che qualora riscontrassero qualche irregolarità concreta o potenziale potranno effettuare una denuncia ai dirigenti, restando sotto tutela, tramite un’apposita casella.
Il piano, previsto dall’articolo 1 della Legge del 6 novembre 2012, la numero 190, vede a ogni processo attribuire un codice di rischio tra alto-medio-basso.
È prevista anche la rotazione del personale, entro 90 giorni dalle segnalazioni ricevute dal comitato di coordinamento, che avrà il compito di individuare e sottoporre a rotazione periodica profili e categorie più a rischio corruzione.
Il piano – che vedrà un trimestre sperimentale anche per l’apporto di eventuali modifiche – è stato presentato stamattina nella sede Comunale di Villa Gioia dall’assessore alle Risorse umane Betty Leone e dal segretario generale e responsabile al contrasto della corruzione Carlo Pirozzolo. Assente il sindaco dell’Aquila Massimo Cialente nonostante fosse stata annunciata la propria presenza.
«Abbiamo approvato il piano con largo anticipo – ha spiegato l’assessore Leone – non si tratta di un documento generico, ma è corredato da schede analitiche per ogni tipo di ufficio. C’è anche un criterio di rotazione obbligatorio».
Per il responsabile Pirozzolo il piano è nato da un lavoro di squadra e si inserisce come un’innovazione radicale per la pubblica amministrazione. «Si stanno già organizzando dei corsi per la formazione dei dipendenti – ha spiegato – il giro partirà da martedì prossimo e terminerà l’11 novembre». Sulla rotazione ha specificato che «il piano ha valenza triennale e la rotazione dovrà essere quantomeno triennale».
Diviso in tre parti regolamenta [i]in primis[/i] la fonte normativa e i soggetti coinvolti. C’è poi l’individuazione e la gestione del rischio corruzione, per esempio il settore ricostruzione privata che vede un indice di rischio alto, e per finire le altre attività che riguardano anche il protocollo di legalità alle azioni per la repressione del conflitto di interesse, il codice di comportamento, la rotazione del personale e la formazione dei dipendenti.
Oggi il Comune dell’Aquila ha 589 dipendenti (compresi quelli a tempo determinato), di cui 12 dirigenti.
Il piano anticorruzione potrà essere scaricato sul sito del Comune.