
Tre aquilani denunciati per reati legati alla coltivazione e alla detenzione di sostanze vietate e uno per detenzione illegale di un’arma. Questo l’esito di un’operazione disposta dal dottor Picuti della Procura della Repubblica dell’Aquila ed eseguita ieri a L’Aquila dal Nipaf del comando provinciale del Corpo Forestale dello Stato coordinato da Antonio Rampini. L’operazione è stata eseguita a conclusione di un indagine durata diversi mesi, con la collaborazione di diversi comandi stazione e di Irene Sebastiani dello stesso comando provinciale.
In particolare durante le perquisizioni domiciliari eseguite dagli uomini del corpo forestale in alcune abitazioni della zona est della città sono state trovate diverse piantine di cannabis in fase di essiccazione, alcune dosi di metadone e altro materiale utilizzato per il consumo della droga. È stata inoltre rinvenuta e sottoposta a sequestro un’arma da caccia detenuta illegalmente con conseguente denuncia del proprietario. Inoltre, nei pressi di due delle abitazioni perquisite sono state rinvenute e sequestrate circa 20 piantine di cannabis.
«Il significativo numero di sequestri e denunce registrato dagli uomini della Forestale nella zona aquilana dà al fenomeno delle coltivazioni abusive una connotazione diversa rispetto al passato – ha commentato il comandante provinciale del Corpo Forestale dello Stato Nevio Savini – Pare, a giudicare dai nostri dati, che sia uscito dalla marginalità in cui sembrava destinato per diffondersi in maniera preoccupante tra i giovani». «Proprio per questo – ha concluso Savini – il Corpo Forestale dello Stato continuerà ad esercitare il consueto controllo delle aree rurali, ponendo la massima attenzione alla repressione di questo tipo di reati».