Atti incendiari, al via il processo a Roberto Di Santo

L’esame dei testimoni al centro, oggi, del processo che vede quale imputato Roberto Di Santo, il 58enne di Roccamontepiano (Chieti), arrestato nel gennaio scorso, a Rosciano (Pescara), dai carabinieri per degli attentati incendiari nel pescarese e a Chieti.
Durante l’udienza odierna sono stati ascoltati, fra gli altri, alcuni dei carabinieri che si sono occupati delle indagini. Di Santo era presente in aula al fianco del suo avvocato Roberto Di Loreto. Il suo esame è previsto nella prossima udienza in programma il 17 dicembre.
Subito dopo l’arresto, il pm Silvia Santoro aveva chiesto nei confronti dell’uomo il giudizio immediato, accolto poi dal gip del Tribunale di Pescara. Di Santo è accusato, fra le altre cose, di aver costruito e piazzato un ordigno incendiario, a Villanova di Cepagatti (Pescara), di aver dato fuoco all’auto della sorella davanti al Tribunale di Chieti e di aver appiccato un incendio in una ex casa famiglia sempre nel chietino.
Nel corso dell’interrogatorio effettuato dopo il fermo, l’uomo aveva ammesso di aver effettuato gli attentanti, sottolineando però che gli ordigni erano innocui e che non voleva fare del male a nessuno.