
La piazza virtuale esplode a sostegno dell’ex governatore Ottaviano Del Turco. Pubblicate le 455 pagine di motivazioni della sentenza sulla Sanitopoli abruzzese, la pagina di Facebook dell’ex presidente della Regione Abruzzo è stata presa d’assalto da centinaia di internauti che gli hanno voluto manifestare il loro supporto e la loro vicinanza.
Del Turco aveva, dal canto suo, commentato a caldo come «Solo due giornalisti» avessero avuto «diritto ad un piccolo scoop sulle motivazione della sentenza di condanna emessa il 21 di luglio. Il mio avvocato ha avuto diritto a leggere le motivazioni dopo aver sborsato una somma non irrilevante per pagare il “DIRITTO D’URGENZA”. Forse dopo cinque anni si poteva trovare una motivazione meno beffarda. Naturalmente i solerti giornalisti non hanno pagato nulla».
Del Turco ha poi aggiunto in serata quanto «adesso più che mai sento tutto il valore di quella iniziativa che ha fatto vivere il mio caso giudiziario a tutti i frequentatori di questo spazio. Sto parlando di “VERITA’e GIUSTIZIA per OTTAVIANO DEL TURCO. Pensavo che, con la sentenza, la partecipazione degli amici si riducesse ed invece è accaduto il contrario: è diventata più alta e più attiva. Io non conoscevo Mike Ballini quando ha dato il via all’iniziativa. Lo voglio ringraziare ancora e confermare che mai come in queste ore, in questi giorni, ho bisogno della sua intelligente compagnia e del suo, e vostro, sostegno».
Mike Ballini è un geometra di 34 anni di Firenze. Un tipo come tanti, che si interessa di musica e a volte di politica: quanto di più lontano, insomma, dalle aule di un tribunale. Eppure è lui che ha inventato una pagina facebook su un caso giudiziario sempre più discusso, che in pochi mesi ha raggiunto 1383 utenti fissi.
Mike Ballini aveva commentato questo pomeriggio le motivazioni della sentenza sulla pagina con queste parole:
«A “tempo record”, sul sito di Repubblica, è apparsa la notizia sul deposito delle motivazioni della sentenza sulla “Sanitopoli abruzzese”.
A leggere ciò che riporta il sito del quotidiano, lo sconforto per questa vicenda aumenta: non si accenna al motivo per cui c’è stato il cambio in corsa di imputazione, da concussione a corruzione (all’inizio del Processo Angelini lamenta un eccessivo controllo da parte della Giunta, a fine processo pare che Ottaviano del Turco lo abbia aiutato!), ma non si capisce nemmeno quali siano le prove a sostegno di Angelini; si accenna a “ville” (di 37 metri quadri!) intestate a “terzi” che la difesa ha dimostrato nulla avere di sospetto.
Infine, non si dà ancora conto di quella “montagna di prove schiaccianti” che ha portato Ottaviano Del Turco in prigione per 28 giorni.
Non è un piccolo particolare: all’appello manca ancora una montagna…»